Un debito fuori bilancio di 300 milioni di lire a favore della Firenze Parcheggi per la gestione della “Galleria vecchia” della stazione centrale è al centro di un’interrogazione presentata dalla consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci e dalla consigliera di Rifondazione Comunista Monica Sgherri. «Quella che è arrivata all’approvazione del Consiglio comunale - hanno spiegato la Checcucci e la Sgherri - è una delibera raccapricciante dal punto di vista della legittimità formale e sostanziale.
Senza un’apposita convenzione, e in assenza ripetuta del dovuto parere di regolarità contabile, nel 1999 fu predisposta una delibera con cui si assegnava alla Firenze parcheggi la gestione della “Galleria vecchia”». «Nella delibera in votazione oggi al Consiglio - hanno sottolineato le due consigliere - si ribadisce, senza considerare la gravità delle affermazioni, che “non è stato possibile assumere il necessario impegno contabile” perché l’impegno di spesa “non veniva convalidato dalla direzione ragioneria”, proprio sulla base dei rilievi che quest’ultima aveva mosso alla delibera stessa».
«Quello che è grave - hanno aggiunto la Checcucci e la Sgherri - è che l’amministrazione comunale con un atto ingiustificabile e approssimativo è ricorsa ad un debito fuori bilancio per finanziare e liquidare una spesa che da un anni si sapeva dover coprire e per un rapporto di affidamento del servizio non supportato da nessuna delibera legittima». «E’ solo carenza di programmazione - si sono domandate le due consigliere - oppure si tratta di un uso improprio dello strumento della sanatoria di una spesa conosciuta, relativa ad una prestazione di lavoro continuativa per ben oltre 15 mesi e per questo motivo finanziabile con un apposito capitolo di bilancio?».
