La riorganizzazione complessiva della gestione dei rifiuti solidi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 dicembre 2000 21:25
La riorganizzazione complessiva della gestione dei rifiuti solidi

Questo quanto sara' possibile realizzare grazie all'accordo siglato oggi a Firenze tra la Regione Toscana e la Daneco - l'azienda del gruppo Waste Management Italia che gestisce l'impianto elbano - e che consente di azzerare un contenzioso durato tre anni, fissando strategie, impegni, obiettivi, prezzi. L'accordo segna anche la positiva conclusione dell'attivita' commissariale straordinaria per la realizzazione degli impianti sull'Isola d'Elba, affidata all'ingegnere Giovanni Barca, impegnato da settenbre al tavolo delle trattative assieme all'impresa concessionaria.

"Con questa transazione - e' il commento dell'assessore all'ambiente, Tommaso Franci - si sono poste tutte le condizioni perche' l'isola d'Elba, entro la fine del 2001, possa avere una gestione dei rifiuti urbani che rispetti gli standard europei e gli impegni previsti dal Decreto Ronchi. La mia soddisfazione e' relativa anche al fatto che adesso, dopo un lungo periodo di difficolta', siamo riusciti a garantire tutte le condizioni perche', con la fine dei quest'anno, le amministrazioni locali elbane possano riassumerere al meglio tutte le loro competenze in materia.

E' un percorso che intendiamo sostenere in tutte le maniere, tanto che abbiamo gia' individuato i due impianti per le raccolte differenziate come interventi prioritari per i finanziamenti della Regione sui fondi strutturali".
Alla base dell'atto transattivo siglato oggi c'e' anche uno studio commissionato all'Agenzia regionale recupero risorse per la completa rivisitazione del sistema di gestione, che ha consentito di ridefinire un elaborato tecnico e un nuovo disciplinare di gestione per la ristrutturazione parziale dell'impianto e la ridefinizione della tariffa.
I principali punti dell'atto transattivo riguardano l'obiettivo del raggiungimento al 2002 del 35 per cento di raccolta differenziata per la carta, la plastica, la frazione organica, il vetro e l'alluminio; la realizzazione dei due impianti, uno per l'umido e l'altro per il secco; la ristrutturazione dell'impianto esistente - che serve gli otto comuni isolani, con 30 mila abitanti e 3 milioni di presenze turistiche annue, per 30 mila tonnellate di rifiuti all'anno, di cui 20 mila indifferenziati - al fine di eliminare le problematiche relative agli odori e produrre un compost da frazione organica utile anche al ripristino di aree degradate, cave e miniere; la creazione di una nuova tariffa che scoraggi il conferimento tal quale al Buraccio, che costera' 170 lire al chilo, contro le 113 al chilo per le frazioni raccolte in forma differenziata; un'ulteriore incentivazione della raccolta differenziata in relazione ai proventi che deriveranno dalla vendita dei materiali recuperati, di cui il 60 per cento andra' ai comuni e il 40 per cento all'impresa.

Per quanto riguarda la produzione di energia, la ridefinizione dei rapporti contrattuali rimanda ogni decisione ai sindaci elbani, cui spettera' dare piena esecutivita' all'accordo, costituendo in tempi brevissimi una struttura capace di subentrare a quella commissariale. Tale struttura potra' essere costituita tramite la proposta di convenzione per la gestione in forma associata dell'impianto da parte dei comuni, bozza anch'essa predisposta dal commissario e che alcuni comuni stanno gia' adottando.

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