Siena: il 22 dicembre (ore 17) al Palazzo delle Papesse la collezione di conchiglie di Italo Rota

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 dicembre 2000 20:46
Siena: il 22 dicembre (ore 17) al Palazzo delle Papesse la collezione di conchiglie di Italo Rota

Per festeggiare il Natale il Palazzo delle Papesse ospita la singolare collezione di conchiglie di Italo Rota.
Testimoni che la passione di collezionare non appartiene solo all’uomo ma anche agli animali, le xenofore, sono illustri collezionisti e collezioniste, esseri eleganti, fragili, diafani, misteriosi, che vagano per i fondali marini per arricchire le loro raccolte. L’interesse per le conchiglie e le collezioni di questo genere testimoniato fin dalla remota antichità. Uno degli esempi più autorevoli la collezione di conchiglie rinvenuta a Pompei appartenuta probabilmente a Plinio che ne dà una dettagliata descrizione nella sua Naturalis Historia.


Perfette nella loro geometria, le conchiglie hanno da sempre affascinato non solo gli studiosi di scienze naturali, ma anche gli artisti che le hanno riprodotte - dalle nature morte di fine Cinquecento alle opere di De Chirico e Morandi, per citare solo alcuni esempi - e gli architetti che le hanno utilizzate come modelli per alcune notevoli costruzioni.
Al Palazzo delle Papesse le conchiglie diventeranno curiosi addobbi di alberi natalizi e costituiranno un singolare scenario nel quale sarà presentata la collezione delle xenofore di Italo Rota.


XENOPHORA
Se ne conoscono una ventina di specie diffuse in quasi tutti i mari del mondo, tra cui le bellissime Stellaria e i Tugurium, ma una sola di queste presente nel mare Mediterraneo. La famiglia degli Xenoforidi è composta da molluschi che abitano in conchiglie di forma trocoidale, di varie dimensioni, spessore e colore. Si differenziano tra di loro per le collezioni che portano sul dorso: esse sono costituite essenzialmente di conchiglie morte e sassi scelti sul fondo del mare.

Ma come fanno a collezionare? Questi strani gasteropodi, durante la crescita, si agglutinano, si cementano addosso, moltissime conchiglie di tutte le specie, dalle bivalvi ai dentalidi, dalle murici a frammenti di altre Xenofore. Le conchiglie vengono cementate a raggiera secondo una precisissima geometria: i bivalvi sono fissati per la cerniera con l’nterno rivolto verso l’alto, i gasteropodi per l’apice. Il modo con cui le Xenofore collezionano le conchiglie è assimilabile ad un vero e proprio rito: per prima cosa effettuano un sopralluogo per trovare un deposito detritico ricco di pezzi da collezione; una volta individuato il pezzo, lo prelevano con una specie di proboscide e, estroflettendo il mantello, producono una colla agglutinante in grado di inchiodare i pezzi sul dorso.

Ad ogni nuova acquisizione la Xenofora cresce proprio come il museo a forma di spirale quadrata di Le Courbusier.

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