Dalla Toscana due appelli per la salvaguardia del territorio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 Dicembre 2000 23:48
Dalla Toscana due appelli per la salvaguardia del territorio

A lanciarli e' il presidente della Regione Claudio Martini durante l'incontro, oggi in Prefettura, con il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, alla presenza delle principali autorita' regionali. Per prima cosa Martini ha voluto dare voce alla "Toscana ferita" dalle piogge e dalle frane seguite all'alluvione che, due settimane fa, sommergendo alcune zone della regione con quasi 200 millimetri di acqua, in poche ore ha provocato cinque vittime, bloccato strade e costretto interi paesi all'evacuazione.

Un dissesto che ha provocato, ha detto Martini, qualcosa come 700 miliardi di danni, di cui 55 necessari subito per il ripristino della viabilita'. "E' una Toscana ferita - ha detto il presidente - ma non smarrita, ne' rassegnata. Una Toscana che, gia' come successe nel '66 e, trent'anni dopo, in Versilia, si e' gia' rimboccata le maniche per aiutare le persone e i territori colpiti. "Ma e' proprio l'esperienza della Versilia - ha spiegato Martini - a insegnarci che la ricostruzione deve partire subito e per questo ci serve anche l'aiuto dello Stato.

Il contributo finanziario deve essere adeguato, e rapidamente messo a disposizione delle comunita' locali per la ricostruzione e la messa in sicurezza dei territori". Fa parte di questa attenzione all'ambiente la politica di riduzione del rischio idraulico che la Regione ha condotto con decisione in questi anni. Una politica che e' servita a contenere la furia delle acque anche in occasione dell'ultima calamita'. "I fiumi hanno retto meglio - ha detto il presidente - sono state le frane a causare la maggior parte dei danni." Resta ora l'opera piu' grande e impegnativa: la realizzazione del piano di bacino dell'Arno.

Un'opera che vede la Toscana all'avanguardia e per la quale si chiede a governo e parlamento un impegno costante perche' vengano assicurate le risorse necessarie. Ma anche un appello a preservare l'assetto ecologico del pianeta e' partito dalla Toscana: "Ridurre drasticamente e subito l'inquinamento atmosferico" con l'invito a "sensibilizzare il parlamento perche' l'Italia attui misure unilaterali di abbattimento delle emissioni ed eserciti un ruolo propositivo nell'Ue, perche' anche altri paesi facciano altrettanto".
Quella disegnata da Martini e' una Toscana ferita ma, complessivamente, in buona salute, con prospettive di crescita, tasso di disoccupazione in risalita e tante nuove imprese soprattutto giovanili in fase di realizzazione.

Su questi fronti, ha ricordato Martini, la Regione sta lavorando per sostenere la competitivita' dell'economia, qualificare la formazione e, nel campo del lavoro, migliorare le condizioni di sicurezza , i controlli, la prevenzione. Un ultimo appello, infine, a far procedere le riforme, far approvare in seconda lettura la riforma gia' licenziata dal parlamento, dare forma concreta a quel federalismo, cooperativo e solidale, che non puo' nascere da una contrappoosizione fra Stato e Regioni ma solo da una collaborazione fra istituzioni.

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