L’assemblea dei Ds fiorentini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 dicembre 2000 18:18
L’assemblea dei Ds fiorentini

“Costruire la modernizzazione partecipata della città”. Il sindaco Leonardo Domenici ha ripetuto più volte questo concetto nel suo intervento all’assemblea dei gruppi dirigenti dei Democratici di Sinistra che si è svolta stamani a San Bartolo a Cintoia. Ma il sindaco ha anche richiamato il ruolo delle forze politiche, in primo luogo dei Ds, nell’ambito della coalizione di centrosinistra che governa Firenze: “Serve un salto di qualità per affrontare tutti assieme il nuovo piano strategico di sviluppo della città.

In questo senso ho visto nel documento programmatico di questa assemblea i presupposti per un’iniziativa nuova dei Ds a Firenze. E’ necessario comunque correggere alcuni difetti e guardare verso certi ambiziosi obiettivi”. “I cantieri che sono già aperti e quelli che apriremo – ha proseguito il sindaco Domenici – sono la manifestazione concreta dei progetti che vogliamo realizzare. Per questo è necessario un rapporto più stretto con la vasta realtà dei comitati, delle forze produttive e culturali per far capire dove vogliamo portare questa nostra città.

E questo vale anche per una serie di interventi che abbiamo già portato a termine, come quello alle Draghe di Brozzi, dove abbiamo risolto una situazione drammatica nel rispetto della legalità e della solidarietà”. Il sindaco Domenici ha anche richiamato i vertici della Regione Toscana sul ruolo guida di Firenze in ambito regionale in una serie di settori strategici come ad esempio quello del trasporto, in un’ottica di area vasta. Chiara la strategia sulle privatizzazioni: “Siamo nel terzo millennio e sono cambiate le esigenze rispetto agli anni cinquanta, per cui un Comune moderno deve adeguarsi a questa nuova realtà.

Nel Duemila le scelte strategiche sono diverse. Occorre liberare risorse per affrontare in modo positivo la riforma del welfare locale, dell’immigrazione, del sistema della mobilità sostenibile”. Infine un progetto ambizioso: “Vorrei intraprendere un’iniziativa che ritengo particolarmente importante soprattutto dopo il fallimento della conferenza dell’Aja. Sia come sindaco di Firenze che come presidente dell’Anci ho inviato una lettera a tutti i sindaci delle città capoluogo per indire un’assemblea, cui dovrebbero prendere parte personaggi autorevoli come Carlo Rubbia, e in quella sede assumere iniziative e avanzare proposte sul tema dell’inquinamento”.
“Grandi progetti, ma anche risposte quotidiane di qualità”.

Lo ha affermato il vicesindaco Graziano Cioni nel corso dell’assemblea dei gruppi dirigenti dei Ds fiorentini. “Le grandi scelte per la nostra città sono ormai già fatte. Il futuro ha già le gambe, ma non si può aspettare un percorso di dieci anni per raccogliere i frutti del nostro lavoro. Servono delle tappe intermedie. Nel 2004 saranno da completare la metà delle nostre opere, ma per quella data l’altra metà deve essere già fruibile per i cittadini”. Tanti gli argomenti toccati dal vicesindaco Cioni nel suo intervento prettamente “tecnico”, che però hanno avuto come denominatore comune la cantierizzazione della città e quindi il problema del traffico: “Il processo di cambiamento, in meglio, di Firenze passa attraverso il governo dei cantieri.

I lavori al Quartiere 3, quelli in viale dei Mille, l’Alta Velocità e la terza corsia, la tramvia, il sottopasso di viale Strozzi renderanno più sostenibile e più bella questa città. Ma questo, inevitabilmente creerà dei disagi che noi dovremo gestire col metodo della concertazione e della partecipazione. Obiettivo che si può raggiungere solo se il progetto è vincente. Cantierizzazione non significa viabilità alternativa, ma mobilità alternativa.

E tutto questo passa attraverso una riorganizzazione complessiva dell’Ataf, dell’affermazione dell’idea di ‘elettrico’, delle risposte di trasporto pubblico, e penso alla tramvia, nei nuovi insediamenti come ad esempio l’area Fiat”.

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