TAV: Legambiente intende querelare Idra

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 novembre 2000 23:22
TAV: Legambiente intende querelare Idra

Legambiente ha dato mandato all'avvocato Eraldo Stefani del Foro di Firenze di procedere contro l'associazione IDRA per diffamazione aggravata per le affermazioni contro l'associazione ambientalista e contro il suo presidente nazionale Ermete Realacci, in occasioni pubbliche, in particolare in Mugello, a Firenze e in altre sedi. Legambiente Toscana aggiunge: "Il sig. Dell'Olio si troverà sotto l'albero di Natale una confezione di querele e/o richieste di risarcimento danni per ogni sua affermazione contro Legambiente che ci è stata segnalata.

Lo denunceremo come Legambiente Toscana e lo denuncerà anche Ermete Realacci. In particolare noi e Realacci chiederemo un risarcimento danni di 100 milioni da devolvere alle iniziative contro l'Alta Velocità in Mugello e altrove. Ci risulta che Girolamo Dell'Olio nelle sue esternazioni pubbliche abbia usato gli stesi argomenti diffamatori e gratuiti contro i Verdi, i Democratici, il Wwf e gli Amici della Terra. Costoro farebbero bene a presentargli il conto così come noi ci apprestiamo a fare.
E' veramente incredibile che il Sig.

Dell'Olio, sotto la sigla dell'Associazione IDRA possa impunemente continuare a lanciare accuse false e pretestuose contro chi, come Legambiente, è sempre stata contraria all'Alta Velocità ed al modo devastante con cui in Mugello è stata fino oggi realizzata dai suoi costruttori".
"Le informazioni fornite nella Lettera aperta a Legambiente sono -risponde un docuemtno di Idra- serie e oggettive, oltre che prive di qualsiasi contenuto offensivo nei confronti di chicchessia: il rispetto della verità e il valore della giustizia sono infatti i principali riferimenti normativi dell'associazione fiorentina.

Idra sarà in grado di fornire ogni opportuna documentazione delle proprie affermazioni, quindi, laddove fosse chiamata a risponderne.
Idra continuerà inoltre a esercitare tranquillamente il proprio diritto-dovere di critica costruttiva alla politica dei trasporti del governo, e a promuovere contemporaneamente la cultura dell'etica della spesa pubblica.
Apprendiamo con piacere che Legambiente sarebbe intenzionata a devolvere i 100 milioni chiesti come risarcimento proprio nelle iniziative contro i progetti di Alta velocità.

Ma non possiamo aiutarla. Non abbiamo vinto nessuna lotteria infatti, e persino il budget totale da noi utilizzato negli ultimi sei anni è stato molto inferiore a quella cifra. Non cerchiamo e non accettiamo denaro pubblico né sponsor commerciali. Le poche risorse che siamo in grado di mettere insieme con i contributi dei singoli cittadini e dei volontari ci sono appena sufficienti a svolgere iniziative da sempre indirizzate, Legambiente vorrà concedere, proprio contro quei progetti faraonici che, messi a punti nell'"era Necci" e ben al riparo dalle stesse normative europee, sono oggi in corso di attuazione col corollario di così tanti paventati danni ambientali, sociali e erariali".

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