Il 30 Novembre 1786 il Granducato di Toscana fu il primo Stato al mondo ad abolire la pena di morte e la tortura

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 novembre 2000 16:29
Il 30 Novembre 1786 il Granducato di Toscana fu il primo Stato al mondo ad abolire la pena di morte e la tortura

E, per celebrare solennemente questa ricorrenza, la Regione organizza per il 30 novembre prossimo la "Festa della Toscana".
Una festa durante la quale sono stati organizzati concerti di bande militari, fuochi d'artificio, convegni, Consigli comunali e provinciali aperti, campane civiche e religiose che suoneranno assieme, una Messa nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore, un corteo storico con la apposizione di una lapide commemorativa della abolizione della pena di morte e della tortura; inoltre, mostre di artisti, poeti e scrittori con lavori inediti, una celebrazione solenne a Palazzo Pitti, riunioni con l'intervento di Presidenti di Giunte e Consigli regionali, la firma di un impegno comune contro la pena di morte e per i diritti umani, un premio per gli studenti delle scuole.
"E se le celebrazioni hanno preso il via il 20 novembre, con un intervento del Presidente del Consiglio Giuliano Amato, sulla conferenza di Nizza e sulla Carta dei diritti - ha detto il Presidente del Consiglio Regionale della Toscana e promotore della festa, Riccardo Nencini - essa sara' idealmente chiusa da un incontro, il 5 dicembre, della Giunta e del Consiglio regionale con il Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi".
"La Festa - ha detto ancora Nencini - va inquadrata nel contesto di una ricerca e di una riflessione sulla identita' toscana.

Puo' servire anche a tracciare una strada per quel modello di federalismo che intendiamo costruire: di confronto con le culture europee, di apertura al mondo, di difesa della vita, di marcata valorizzazione della identita' regionale, ma dentro e non fuori della unita' della Repubblica. L'identita' -ha concluso Nencini - e' per i popoli quello che per i singoli e' la memoria ed e' a questo filo conduttore che intendiamo ricondurre le nostre iniziative".

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