Partiti i primi volontari per il Servizio Volontario Europeo inviati dall'Info Point Europa di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 novembre 2000 01:38
Partiti i primi volontari per il Servizio Volontario Europeo inviati dall'Info Point Europa di Firenze

Ci sono voluti quasi dieci mesi di preparativi, formazione specifica, messa a punto di preziosi contatti per giungere il primo ottobre scorso alla partenza della prima volontaria per Barcellona dove effettuerà un periodo di dodici mesi di volontariato nell'assistenza a bambini ospedalizzati ammalati di tumore. Il progetto messo a punto dall'Info Point Europa in collaborazione con l'associazione spagnola Afanoc è stato approvato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Affari Sociali.

Nella stessa seduta è stato approvato un secondo progetto, anche questo in Spagna, per un giovane volontario italiano partito il primo novembre 2000.
Il Servizio Volontario Europeo (Sve) è un'azione specifica del nuovo programma quadro Gioventù dedicato ai giovani tra i 18 e i 25 anni che intendono effettuare un'esperienza di volontariato locale in uno dei Paesi membri e, allo stesso tempo, d'intraprendere un utilissimo percorso di formazione interculturale.
Il programma è interamente finanziato dall'Unione Europea e nessuna spesa è a carico dei giovani che intendono aderirvi.

Il compito delle organizzazioni d'invio, qual è l'Info Point Europa di Firenze, è particolarmente delicato: si tratta infatti d'accogliere e verificare le domande di partecipazione dei ragazzi, di consultare la banca dati dei progetti disponibili ed effettuare il "match" giusto con le attitudini e le richieste dei giovani volontari, assicurarsi, in un costante rapporto con le organizzazioni d'accoglienza, dell'effettiva corrispondenza del progetto alle caratteristiche del ragazzo. Queste funzioni sono preliminari alla formulazione del progetto che ha tre protagonisti: le organizzazioni d'invio, d'accoglienza ed il giovane volontario.

Non termina qui però il compito dell'Ipe, dalla formazione specifica alle problematiche assicurative, l'organizzazione d'invio deve sincerarsi della piena affidabilità del progetto e della sua totale rispondenza ai requisiti del programma comunitario. L'Ipe in più garantisce un "tutoring" a distanza che permette al giovane volontario di rivolgersi in ogni momento e per qualsiasi problema alla struttura d'invio per l'assistenza necessaria.
Quest'iniziativa che necessita di flessibilità e dinamicità nello sviluppo operativo, che talvolta mal si attaglia con le procedure pubbliche, è stata resa possibile dallo sforzo congiunto di alcune persone: il Dirigente del Servizio Fondi Comunitari, il Responsabile dell'Info Point Europa la dott.ssa Silvia Scarsella e la dott.ssa Cecilia Grazzini che ha seguito tecnicamente l'intero impianto del programma, all'interno dell'attività complessiva dell'Ipe, nonché la definizione dei progetti medesimi.

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