Giovedì al Teatro Puccini Leonardo Manera in "Se non mi illudo mi chiudo" e Gabriele Cirilli in "Ridi tanto è lo stesso"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 novembre 2000 17:57
Giovedì al Teatro Puccini Leonardo Manera in

Leonardo Manera propone monologhi e personaggi emerge una grottesca malinconia di fondo che fa di lui un attore originale e identificabile nel mondo del cabaret. Dal vivo presenta regolarmente il suo spettacolo "Se non m'illudo mi chiudo" negli spazi tradizionalmente legati al cabaret seguendo sempre il filo di una comicità diversa eppure costantemente recepita dal pubblico.
Manera è un attore, un autore e principalmente un cabarettista. Nel suo modo di proporre monologhi e personaggi emerge una grottesca malinconia di fondo che ne fa un personaggio originale e identificabile nel mondo del cabaret.

Nel "Ventriloquo Vasco" e nel "Fantasista Anastasio" 'personaggi cardine del suo spettacolo - la risata scaturisce dalle situazioni anche drammatiche che vengono narrate. Ha ottenuto vari riconoscimenti a livello nazionale, fra cui la vittoria al Festival Nazionale del Cabaret, nel 1996; il primo premio nella sezione giovani al Festival di Cabaret Città di Cremona dedicato a Ugo Tognazzi, sempre nel 1996, e il premio della critica alla Zanzara d'oro, trasmessa da Rai Uno, nel 1997.In televisione ha proposto alcuni dei suoi personaggi (Ventriloquo Vasco e Mimo Mimmo) principalmente al Seven Show di Italia 7 e al Paperissima Sprint in onda su Canale 5 nell'estate del '97.

Nell'ultima stagione televisiva ha fatto parte del cast di "Quelli che il calcio", la trasmissione condotta da Fabio Fazio su Rai due ed è stato ospite fisso in "Ciro" la trasmissione satirica di Italia Uno, nel 2000 partecipa a "Zelig", sempre su Italia Uno.
I protagonisti dello spettacolo di Gabriele Cirilli sono i costumi, le parrucche, le maschere e tutto quello che servirà a Cirilli per far vivere i suoi personaggi classici o moderni, reali o inventati, tutti comunque in qualche modo legati alla sua carriera di attore e all'esperienza di vita.

Si, perché molto ha da raccontare chi, partito un bel giorno con un bagaglio di sogni, lascia il certo per l'incerto '"Ma impiegati alle poste, lavora in banca: riporta lo stipendio a casa!" 'lascia la vita tranquilla del paesotto di provincia per la frenesia di una megalopoli ingovernabile e dalle mille tentazioni. Gabriele tutto osserva e tutto farà diventare materiale per il suo spettacolo convinto che chi ha avuto la fortuna di fare questa doppia esperienza ha sicuramente il doppio da raccontare e senz'altro riesce a divertire sia chi si rivede nell'automobilista inferocito in mezzo a uno dei classici ingorghi cittadini, sia chi si riconosce in quello che avendo 24 ore di tempo pensa: "e mò, che ci faccio co' tutto 'sto tempo?" tanto i ritmi di vita di paese sono diversi.

Molte sono le figure che rivivono anche solo accennate nella fantasia di Gabriele: dall'Arlecchino della Commedia dell'Arte all'Eilif tragico di "Madre Coraggio", dal cantastorie al coatto sbruffone, dal giovane speranzoso che parte dalla provincia in cerca di fama e fortuna a kruska la ragazzotta romana con la passione per Alex Britti, dal nonno affettuoso che elargisce le ultime raccomandazioni al produttore arrogante subito pronto a stroncare i sogni del giovane attore. "Casualmente" Gabriele troverà di volta in volta l'oggetto che gli permetterà di trasformarsi all'istante in quel determinato personaggio,.

Il tutto è accompagnato e condito da canzoni e musiche che faranno da colonna sonora alla fantasmagoria di storie e persone che si intrecciano sul palco.
Nasce nel '67 a Sulmona, dove studia ottenendo brillantemente la licenza elementare, con qualche difficoltà il diploma delle scuole medie e con estrema fatica la maturità classica. Iscrittosi all'Università La Sapienza di Roma abbandona miseramente il corso di lettere moderne per seguire il più illustre Gigi Proietti nel suo laboratorio di Esercitazioni Sceniche di Roma.

Ha così inizio una mirabolante carriera di attore drammatico-comico-brillante-sfigato che lo vede al fianco di attori quali Flavio Bucci, Lina Sastri, Piera Degli Esposti, lo stesso Proietti e della bellissima dea bendata Nancy Brilli nello spot televisivo famoso per il fatto di essere andato in onda per un solo mese e di non essere mai stato replicato, per cui il Cirilli non percepirà i diritti di immagine. Finalmente nel '98 la svolta: il Nostro approda al cinema con il ruolo di coprotagonista al fianco di Paolo Villaggio nel film "Un bugiardo in Paradiso", visto dai soli parenti di Gabriele e da qualche amico, film che ha addirittura ottenuto la candidatura al "Fiasco d'oro" perché il meno visto del '98.

Fra un fiasco d'oro e uno di vino Gabriele vince nel '97 il Festival Nazionale di Cabaret Ugo Tognazzi della città di Cremona, dallo Zelig di Milano furoreggia al grido di "Facciamo Cabaret" e Maurizio Costanzo lo nomina esperto coattologo nel suo arcifamoso show. Attualmente è impegnato nelle riprese di GNU per Rai Tre ed ha appena terminato le repliche dello spettacolo teatrale "Che bella serenata" da lui scritto insieme a Paolo Fosso, con la collaborazione drammaturgica di Vincenzo Cerami e musiche originali di Nicola Piovani.

Dal Fiasco d'oro all'Oscar il passo è breve'.

Collegamenti
In evidenza