Siena: tornerà a battere le ore l’orologio del Santa Maria della Scala

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 novembre 2000 23:31
Siena: tornerà a battere le ore l’orologio del Santa Maria della Scala

Entro la fine dell’anno tornerà a scandire le ore il seicentesco orologio posto sulla facciata del Santa Maria della Scala. E’ stato infatti affidato il restauro del suo delicato meccanismo ad una ditta altamente specializzata in interventi del genere, con la consulenza di Renzo Giorgetti, un autorevole studioso di antichi orologi da torre.Si tratta di un pregevolissimo esemplare, tra l’altro in buono stato di conservazione, firmato e datato 1643, da Sallustio Barili, orologiaro senese molto conosciuto e apprezzato in tutta Italia.
Ad esempio, dieci anni prima del congegno per l’orologio del Santa Maria della Scala, nel 1633, aveva realizzato quello per la grande Certosa di Calci, vicino a Pisa.Quello del Santa Maria è uno dei più antichi del territorio senese anche se durante la seconda metà del Settecento subì alcune modifiche strutturali: l’originario scappamento a verga fu trasformato ad àncora, la suoneria “alla romana”, battente di sei ore in sei ore fu trasformata “alla francese”, battente, come oggi, in dodici ore.
Il meccanismo di orologio più antico a Siena era quello della Torre del Mangia, costruito verso il 1360, sostituito però varie volte durante i secoli fino ad arrivare a quello ancora funzionante, realizzato dalla ditta Luigi Toninelli di Cecina nel 1963.

La stessa ditta, nello stesso anno, sostituì anche il congegno dell’orologio della chiesa del Carmine, costruito nel 1684.
Gli altri due orologi da torre senesi sono ottocenteschi: il primo è quello della villa Sergardi Biringucci di Torre Fiorentina, con un meccanismo realizzato nel 1858 dal cortonese Giuseppe Fontani e l’altro è quello del Campansi, realizzato nel 1892 e sostituito anch’esso nel 1963 dalla stessa ditta Toninelli.
Questo antico orologio, dopo aver accompagnato per secoli il ritmo della vita dell’Ospedale, tornerà quindi tra breve per segnare i tempi dell’arte e della cultura per i senesi e per i visitatori del Santa Maria della Scala.

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