"Il desiderio come cura della malattia mentale"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 ottobre 2000 13:12

E' stato appena pubblicato dall'Editrice fiorentina Clinamen "Agalma, La logica del desiderio: Il desiderio come cura della malattia mentale", volume a cura di Alessandro Guidi, con i contributi di Marco Barducci, Pietro Enrico Bossola, Domenico Cosenza, Carlo Pastore, Stefano Sasso, Angelo Villa, Spazio Agalma.
Il volume raccoglie le relazioni tenute al Convegno Fiorentino dell'11 dicembre 1999, presso l'Istituto Francese, dedicato al tema del desiderio nell'ambito della terapia della malattia mentale.

Non può esservi cura della malattia mentale senza il "soggetto", ma vi è "soggetto" solo nella misura in cui colui che porta con sé il disagio viene messo nelle condizioni di creare la propria cura attraverso laboratori sperimentali aperti, costituiti senza alcuna prescrizione operativa e posti in essere da operatori formatisi nell'ambito del sapere e della clinica psicoanalitici. Questi operatori hanno l'unica arma del contra-stare (stare contro), sì da far fronte agli intoppi del reale che angosciano il soggetto nel suo percorso quotidiano nei differenti contesti sociali.

La cura appare possibile solo se l'operatore rappresenta l'agalma, cioè la cosa preziosa che ogni soggetto disagiato può trovare nella relazione transferale. Sotto questo riguardo, si mostra necessario il circolare dell'agalma entro l'equipe di lavoro, passando attraverso quel desiderio di sapere che sollecita l'equipe medesima ad elaborare ogni singolo caso e ad elaborare le stesse difficoltà che ogni singolo caso presenta.

Collegamenti
In evidenza