Dopo la tragedia del Poderaccio i politici fiorentini tra imbarazzo e faccia tosta

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 ottobre 2000 19:24
Dopo la tragedia del Poderaccio i politici fiorentini tra imbarazzo e faccia tosta

“Ci troviamo di fronte a una situazione che non è più accettabile. La scelta perseguita in questi anni dei campi nomadi è ormai superata. Il Comune non può più investire in queste strutture che, nonostante tutti gli interventi, restano sempre fatiscenti, invivibili. Per questo la scelta di fondo è quella di arrivare a un superamento graduale dei campi”.
Lo ha detto il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, nel corso della riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza che si è svolto questa mattina in Prefettura.


“Quest’anno abbiamo destinato ai campi del Quartiere 4 un miliardo e 408 milioni - ha aggiunto il vicesindaco Graziano Cioni -. Non possiamo più destinare soldi per i campi, dobbiamo orientare le nostre risorse su altre scelte”.
L’amministrazione comunale, nel corso del vertice in prefettura, ha delineato le sue opzioni per affrontare la situazione dei campi nomadi. Sei sono le scelte: smantellamento immediato del campo abusivo delle Draghe e, non appena verranno trovate le soluzioni alternative adatte, anche del campo Masini; nessun nuovo campo e a investimenti su quelli attuali, ma superamento progressivo dei campi regolari dell’Olmatello e del Poderaccio; riduzione delle presenza nei due campi regolari; collocazione dei singoli nuclei familiari rom in strutture permanenti, attraverso un’opera di recupero di edifici dismessi; sostegno finanziario della Regione per affrontare i costi del progressivo smantellamento dei campi e per coordinare una politica di accoglienza di nuclei familiari in altre città toscane; sostegno del ministero dell’Interno per facilitare la collocazione dei rom fiorentini in strutture oltre i confini regionali.

Per verificare questa possibilità ci sarà anche un incontro del prefetto e del sindaco con il ministro dell’Interno Enzo Bianco. “C’è una situazione di emergenza che dobbiamo affrontare subito – ha detto il sindaco - ed è quella delle Draghe a Brozzi. Qui ci sono circa 150 persone che vivono in condizioni inumane, in mezzo alla sporcizia, ai topi e nell’area di esondazione del fiume. Grazie a un’intesa nazionale tra la Caritas e i Comuni per l’assistenza ai profughi, sarà possibile sistemare nei prossimi giorni 62 persone, di cui 31 minori.

Gli altri, grazie alla collaborazione delle altre associazioni del volontariato, avranno una sistemazione entro la metà di novembre”.
Oltre alla situazione alle Draghe, il sindaco e il vicesindaco hanno posto l’accento sulla necessità di smantellare il campo Masini e di ridurre il numero delle presenza nei due campi regolari. “Si tratta – ha precisato il sindaco - di circa altre 400 persone che, in qualche modo devono trovare, entro un tempo ragionevole, una sistemazione diversa da quella dei campi fiorentini”.
L'assessore provinciale Mirna Migliorini interviene sulla vicenda per difendere un compagno di partito: "Voglio esprime solidarietà e comprensione affettuosa nei confronti del presidente del Quartiere 4 Eros Cruccolini, ingiustamente attaccato in seguito alla morte della piccola Rom nel campo del Poderaccio.

Mentre condivido il dolore della famiglia di Silvana, alla quale deve andare tutta la nostra vicinanza, non posso non ricordare l'impegno continuo che da anni Eros Cruccolini rivolge alla questione dei nomadi così come ai problemi dell'emarginazione sociale, nel suo quartiere e nella città. La sensibilità che si è risvegliata in seguito al tragico episodio del Poderaccio dovrebbe fare riflettere anche coloro che sono sempre pronti a contestare qualunque scelta delle amministrazioni pubbliche locali per sollevare dall'indigenza e dalla precarietà ambientale le popolazioni nomadi.

Vale per tutti ricordare la vicenda del Guarlone a Firenze".

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