Massa: tante proposte per una cultura da rilanciare, ma mancano i fondi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 ottobre 2000 08:01
Massa: tante proposte per una  cultura da rilanciare, ma mancano i fondi

Si è svolto ieri al Palazzo Ducale di Massa un convegno dedicato al rilancio della cultura attraverso il Piano triennale 2001-2003 stabilito in base agli indirizzi e ai progetti già discussi nella Conferenza regionale del 1998. Allora si auspicava, primo fra tutti, il miglioramento delle capacità progettuali che ha permesso di realizzare, nell'arco di questi due anni, interventi determinanti sul territorio. Alla seduta odierna erano presenti fra gli altri, l'assessore provinciale alla cultura Fabrizio Magnani e quello regionale Mariella Zoppi.

Questi ultimi hanno ascoltato una serie d'interventi da parte dei rappresentanti locali della provincia i quali hanno sottolineato alcuni successi raggiunti quali il "Sistema dei Castelli della Lunigiana": impresa importante perché ha consentito di compiere lavori di restauro in molti manieri, poi ristrutturti e aperti al pubblico del crescente turismo. Sono state rese possibili anche altre iniziative come le campagne promozionali e divulgative ("Visite di primavera" e " Giornate europee del patrimonio") e che hanno incrementato la conoscenza dei beni culturali della Provincia.
In questi due anni sono state portate a compimento tante a conferma che le idee ci sono e che la cultura non è più appannaggio dei pochi, ma patrimonio da salvaguardare per il bene della collettività e ora più che mai necessita di un graduale sviluppo che metta insieme le diverse strategie interculturali valorizzando le diverse culture.
In sostanza il piano triennale di rilancio vede al centro due obiettivi:
1) Formazione delle risorse umane
2) Reperimento di altre fonti di finanziamento
Per quel che riguarda il primo occore una promozione d'interventi educativi e formativi soprattutto in ambito dell'informatica, rivolti sia ai referenti dei servizi che all'utenza con particolare attenzione alla scuola.

In effetti manca un potere gestionale e manca il personale da poter impiegare. C'è infatti l'intenzione di stabilire un collegamento in rete di tutte le biblioteche e archivi della provincia apuana per rendere disponbile la consultazione telematica dei cataloghi da parte degli utenti. Ci sono documenti importanti come lettere e carteggi di Alessandro Manzoni e Giuseppe Garibaldi che purtroppo devono essere ancora riordinati. Nel frattempo sono custoditi da privati nonostante il loro immane valore storico.

La biblioteca dell'Accademia delle Belle Arti di Carrara ad esempio, a quanto riferisce il prof. E. Dolci, naviga in cattive acque perché la sua sistemazione non è stata ancora presa in considerazione e quindi non è visitabile, nonostante conservi opere antichissime. Le biblioteche dovranno essere rilanciate e organizzate come d'altronde il sistema museale, che nel nuovo piano dovrà essere riallestito con nuovi ambienti e l'acquisizione di materiale conservato in altri luoghi; la stessa cosa vale per la valorizzazione dei siti archeologici.
Per quel che riguarda i finanziamenti invece la situazione risulta più problematica in quanto bisogna concentrare obbiettivi al fine di ottenere finanziamenti europei, tali da consentire la realizzazione su larga scala.

Gli obbiettivi, come hanno sottolineato i relatori, sono tantissimi e mettono a nudo una negligenza politica non indifferente. Come hanno ribadito l'Assessore alla cultura della provincia di Carrara e il prof. E. Dolci, dovremmo fornire un input iniziale nella gestione di alcune risorse per far sì che altri aderiscano e concretizzino materialmente le nostre idee.
[R.A.]

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