Mario Luzi protagonista del primo appuntamento di ‘Leggere per non dimenticare’

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 ottobre 2000 17:43
Mario Luzi protagonista del primo appuntamento di ‘Leggere per non dimenticare’

L’appuntamento con ‘Leggere per non dimenticare’, riprende quest’anno dando subito spazio al più grande poeta contemporaneo italiano, Mario Luzi. Sarà infatti lui il protagonista dell’incontro di mercoledì 11 ottobre 2000, con la raccolta ‘Sotto specie umana’ (Garzanti, 1999).
‘Leggere per non dimenticare’, il ciclo di incontri organizzato dall’assessorato alla cultura e curato da Anna Benedetti, ha infatti scelto di dedicare a Luzi l’apertura del programma 2000/2001.

Il poeta fiorentino meglio di chiunque altro ha affrontato il tema del ‘tempo’, protagonista di tutto il VI ciclo della manifestazione, nella sua lunga e proficua carriera.
A fianco a Luzi ci sarà anche Renzo Cassigoli, giornalista e scrittore, autore di ‘Frammenti di Novecento (Le Lettere, 2000), una conversazione con il poeta dove emerge con forza la ‘curiosità’ del giornalista verso questa figura fondamentale nella cultura di Firenze e di tutta l’Italia.
L’appuntamento è per le ore 17,30 presso la Biblioteca Comunale Centrale, via S.

Egidio, 21.
L’incontro sarà introdotto dall’assessore alla cultura, Simone Siliani, da Gianluigi Beccaria e da Marco Marchi. Alcuni passi delle poesie di Luzi saranno lette da Gianluigi Tosto.
“Sotto specie umana” la poesia dell’Assoluto: una forte tensione religiosa è l’elemento portante del nuovo, grande poema.
Un diario perduto nel tempo e ricostruito con l’esperienza viva dei sensi e dell’intelletto. Un poema discontinuo e unitario che percorre i sentieri rinnovati dell’evento-uomo nel mondo, fra promesse antiche e nuove consapevolezze.


Nella raccolta sono presenti insieme all’ansia metafisica che si sprigiona dal vivere quotidiano tutte le componenti che riflettono la dura inflessibile lotta tra l’umano e il divino, fra l’essere e l’altro da noi. La finzione poetica propone l’invenzione di un interlocutore col quale dibattere liricamente i tempi e i modi, le sostanze e le lacerazioni che il magma terrestre impone all’io poetante. L’”altro” da Luzi è un Lorenzo Malagugini di cui si rintraccia una parvenza di diario molto aspettato da quanti ne conoscevano l’esistenza, ma del quale non restano che tre pagine, testimoni di una difficile sopravvivenza, che il poeta riporta in corsivo, a significativi, lucreziani intervalli.


Un’ulteriore riflessione su Mario Luzi è suggerita dal volume:
“Frammenti di Novecento” (Le Lettere, 2000) Questa conversazione con Mario Luzi, protagonista e testimone della cultura del ‘900 nasce dalla disponibilità del grande poeta e dalla curiosità del giornalista. Scorrono in queste pagine i “frammenti” di un secolo che con Luzi risaliamo dagli anni Trenta, quando Firenze richiamava le migliori intelligenze e i migliori artisti facendosi punto di riferimento per la cultura italiana ed europea.

Riscopriamo inoltre il valore della parola e della scrittura in un mondo sordo alle voci dove tutto sembra annullarsi sullo schermo del computer. E’ a questo punto che Mario Luzi rinnova la scommessa: se l’uomo sarà capace di dominare o se sarà dominato dagli strumenti che ha prodotto.

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