Adeguarsi alla nuova legge nazionale, uniformare le procedure di appalto e garantire i lavoratori delle imprese che lavorano per il Comune: è questo l’obiettivo del nuovo “schema di capitolato” da utilizzare per l’affidamento dei nuovi lavori pubblici, approvato dalla giunta e predisposto da un gruppo di lavoro creato ad hoc dall’amministrazione, presentato stamani dall’assessore al Bilancio Andrea Ceccarelli.
“Ogni appalto deve seguire delle regole – spiega Paolo D’Elia, direttore delle Nuove Infrastutture e autore dello schema insieme ai tecnici della Segreteria generale, della Ragioneria e dell’Ufficio contratti – regole che sono sia tecniche (e cambiano da lavoro a lavoro) sia amministrative, comuni a tutti gli appalti per fissare le modalità di partecipazione e gli obblighi per la sicurezza.
Dopo l’entrata in vigore della nuova legge sui Lavori pubblici, il Comune di Firenze ha ‘personalizzato’ le norme a carattere amministrativo emanate dallo Stato ed ha creato questo ‘schema tipo’, che farà da riferimento da tutte le singole Direzioni che hanno la facoltà di appaltare i lavori”.
Con il nuovo strumento non solo vengono uniformati i procedimenti, ma si fissano delle norme a garanzia della salute e della sicurezza dei lavoratori che vanno anche oltre la norma nazionale.
“Il capitolato prevede per le imprese l’obbligo di copertura assicurativa a tutela sia dell’opera che si costruisce, sia di eventuali danni verso terzi – afferma l’assessore Ceccarelli – e soprattutto prevede una penale e la segnalazione alle autorità competenti per la violazione degli obblighi previdenziali dei lavoratori”. Se quindi sarà trovato un lavoratore “al nero” nelle imprese che lavorano per il Comune, scatterà una sanzione dai due ai cinque milioni; nei casi più gravi o ripetuti si potrà anche arrivare alla risoluzione del contratto.