Prima ecodomenica condizionata dalla pioggia: e in A1 un colossale ingorgo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 ottobre 2000 19:25
Prima ecodomenica condizionata dalla pioggia: e in A1 un colossale ingorgo

Prima domenica ecologica in crisi a causa della pioggia. Numerose manifestazioni e iniziative all’insegna dell’ambiente (il tema di questa ecodomenica) che erano state organizzate dai Quartieri si sono comunque svolte, ma con programmi rivisti e ridimensionati all’ultimo momento. Pochissimo, in città, il traffico veicolare come pochissime sono state le multe.
Ma appena dietro le colline, in autostrada del sole, direzione Nord, un colossale ingorgo ha bloccato il traffico di auto, che per l'intero pomeriggio tentava di aggirare i blocchi dei vigili.
Nonostante fosse stato dato mandato ai vigili urbani di applicare un minimo di flessibilità, vista la giornata che impediva di andare a piedi o in bicicletta, il traffico è stato bloccato dalla polizia municipale alle porte della città.

Così le auto sono rimaste alle porte di Firenze, ma l'inquinamento naturalmente no.
In città le iniziative messe in piedi intanto languivano. A Villa di Rusciano il pic-nic si è svolto al coperto, in piazza Santo Spirito solo pochi banchi che esponevano cibi biologici, lo stesso in piazza Santa Croce dove erano esposti mezzi ecologici. Rinviato alla prossima ecodomenica il mercatino “Tutti vendono tutto” in viale Canova.
Nel corso della mattinata il sindaco Domenici si è recato, a bordo di un pullmino elettrico, prima alla Casa del Popolo Isolotto per festeggiare il decennale e poi, assieme al vicesindaco Cioni, alla vicina Casa del Popolo 25 Aprile dove è stata inaugurata una piazzetta interna intitolata all’eroe della Resistenza Bruno Fanciullacci.


Il prossimo appuntamento con le ecodomeniche è in programma il 5 novembre, tema: la cultura. Ma lo stesso Domenici ne mette in discussione la filosofia: “Maggiore tolleranza ed elasticità in caso di maltempo durante le domeniche ecologiche” -Questo il suo commento- Purtroppo la pioggia ha condizionato lo svolgimento della prima ecodomenica. L’esperienza di oggi ci insegna che per mantenere l’utilità, l’efficacia e lo spirito stesso di queste giornate, è necessario prevedere che in caso di maltempo scattino meccanismi di maggiore tolleranza per venire incontro alle esigenze dei cittadini ed evitare che le ecodomeniche diventino un rituale subito e non partecipato dalla gente”.


In vista dei prossimi appuntamenti (5 novembre e 3 dicembre) il sindaco Domenici sta pensando “a degli accorgimenti da mettere in atto in caso di pioggia, da concordare anche col Ministero dell’Ambiente, che possano valere per tutte le città che aderiscono all’iniziativa”.

La tolleranza che il sindaco invita ad adottare nei confronti degli automobilisti, è forse un auspicio per essere ricambiato della stessa moneta dagli elettori che hanno ridato fiducia al governo ulivista fiorentino, nonostante non sia riuscito a realizzare in 6 anni nessuno dei progetti promessi per risolvere il problema della mobilità (vedi il clamoroso fallimento dell'appalto estivo).
Così una giornata come quella di oggi ci mostra come, senza nessun cambiamento strutturale (metropolitana di superficie, potenziamento della rete ferroviaria urbana, purché di trasporto pubblico si tratti) le domeniche senz'auto siano foglia di fico sull'immobilismo amministrativo di questa città.

Nei giorni festivi, la mobilità lavorativa non deve essere soddisfatta, ma basta un poco di pioggia per confermare come la generalizzata esigenza di trasporto non possa essere occultata con i blocchi stradali. Perché il traffico di auto respinto finisce magari in A1, provoca incidenti, inquina ugualmente (che che ne dicano i rilevamenti ambientali raccolti appositamente nei posti sbagliati) e fa arrabbiare i votanti incolonnati!

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