Dopo lunghi anni di lavori e attenti restauri, guarita dalle ferite inferte anche all'architettura dal tragico attentato di via dei Georgofili, giovedì 5 ottobre la Chiesa di S. Stefano al Ponte Vecchio viene restituita alla città, grazie alla volontà dell'Arcidiocesi fiorentina, con un concerto sinfonico-corale che vedrà protagonisti il Coro e l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, cui si aggiungeranno il Coro Polifonico di voci bianche della Scuola di Musica di Fiesole e un quartetto di solisti (Chiara Angella, Gabriella Sborgi, Vittorio Grigolo, Umberto Chiummo), per la prima esecuzione assoluta integrale de "La Natività", l'Oratorio che Padre Bartolucciha scelto significativamente per questa particolare occasione.
Bartolucci, nato nel 1917 a Borgo San Lorenzo, compositore, organista, dapprima Direttore della Cappella del Duomo di Firenze dove le sue improvvisazioni organistiche erano divenute celebri; ed ancora allievo di Vito Frazzi e di Ildebrando Pizzetti, Accademico di Santa Cecilia, docente al Pontificio Istituto di Musica Sacra, e soprattutto successore di Lorenzo Perosi alla guida della prestigiosissima Cappella Sistina (la sua collocazione a riposo al compimento degli ottant'anni, nonostante l'incarico fosse perpetuo, provocò le proteste di Abbado, Muti e Giulini), è stato per oltre quarant'anni il più autorevole interprete di Palestrina, ma anche un fecondo autore di musica sacra.
E questa sua "Natività" si annuncia perciò come un doppio evento, sia per la festosa occasione in cui verrà eseguita, che per la "scoperta" che costituirà per molti fiorentini la conoscenza di un tanto illustre conterraneo. Limitati i posti disponibili in S. Stefano, e quindi da tempo in corso la caccia ai pochi preziosi biglietti ancora in vendita al prezzo di 35.000 Lire (20.000 ridotti); l'inizio del concerto è alle ore 20.30 precise.
