Il tartufo in Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 settembre 2000 15:07
Il tartufo in Toscana

Una produzione che va da un minimo di circa trenta quintali per le annate di produzione scarsa ad un massimo di trecentotrenta quintali per le annate di eccezionale produttivita'; seimila raccoglitori riuniti in otto associazioni; un valore di mercato che per il tartufo bianco raggiunge anche i due-tre milioni al chilo. Sono queste alcune cifre che danno la misura dell'importanza del tartufo in Toscana, una risorsa per la quale il governo regionale intende ulteriormente incrementare gli sforzi di tutela e di valorizzazione, come sottolinea l'assessore all'agricoltura, Tito Barbini, in occasione della presentazione a Milano della trentesima edizione della Mostra mercato del tartufo bianco, in programma a San Miniato il prossimo novembre.

"Il successo di questa manifestazione, che negli anni passati ha visto superare anche il tetto delle 100 mila presenze, cosi' come delle altre mostre mercato toscane - ricorda l'assessore - dimostra quanto siamo riusciti a realizzare in questo settore. Fino a non molto tempo fa, la nostra produzione, nonostante i suoi livelli qualitativi e quantitativi, era poco conosciuta e quando si parlava di tartufo si pensava piuttosto ad altre regioni, come il Piemonte e l'Umbria. Oggi tutto questo e' cambiato.

Merito degli sforzi di tutti, dalla Regione, alle citta' del tartufo, alle associazioni di raccoglitori".
"Per difendere questa risorsa - prosegue Barbini - la giunta regionale ha avviato da anni tutta una serie di iniziative.
Abbiamo promosso azioni di tutela delle situazioni ambientali, assieme alle associazioni di raccoglitori, e realizzato interventi di miglioramento delle tartufaie naturali, con ricadute positive, tra l'altro, anche per gli assetti idrogeologici. Abbiamo dato la possibilita' di tutelare le aree del tartufo nell'ambito dei piani regolatori comunali e attivato presso l'Agenzia regionale per lo sviluppo e l'innovazione in agricoltura un servizio di controllo in grado di fronteggiare e prevenire inquinamenti ambientali e frodi commerciali.

Ora si tratta di proseguire ulteriormente in questa direzione, proseguendo una strada imboccata quindici anni fa, con una legge regionale che gia' allora individuava nel tartufo una risorsa regionale importante, da tutelare e valorizzare con il massimo impegno".

In evidenza