Il Museo del Tessuto di Prato, l’unico di questo genere in Toscana e in Italia, diventa per la Regione un polo di riferimento per i progetti didattici. Lo ha annunciato ieri mattina nel corso di una conferenza stampa la vicepresidente della Provincia di Prato, Gerardina Cardillo, sottolineando il ruolo formativo del museo e la sua importante funzione di collegamento al territorio, alla realtà economica e allo sviluppo. Il Museo – sin dalla sua apertura, nel 1997 – ha posto la didattica tra i suoi principali obiettivi di lavoro.
Lo scorso anno circa 4000 studenti hanno seguito le sue attività. Di questi 1600 provenivano da altre città della Toscana e da altre Regioni.
“La donazione Bertini che costituisce il primo nucleo fondamentale del Museo venne destinata all’istituto Buzzi proprio con lo scopo di offrire strumenti formativi ai giovani”, ha spiegato il presidente dell’Associazione Museo del tessuto, Guido Pugi, insistendo sulla necessità di mantenere viva nelle giovani generazioni l’attenzione per la tradizione tessile.
Nel corso del nuovo anno scolastico, con il sostegno di Provincia e Regione, il Museo del Tessuto organizzerà un programma che mira alla valorizzazione della vocazione tessile dell’area pratese.
E’ prevista la realizzazione di un percorso didattico sia cartaceo che telematico. In questo modo i progetti didattici “in rete” potranno essere utilizzati anche a distanza. Sono state inoltre definite iniziative di partenariato museo - scuole, la realizzazione di percorsi tematici che legano l’industria alle problematiche ambientali.
Del ruolo didattico del Museo del Tessuto e delle sue potenzialità nell’area pratese si parlerà anche il prossimo 13 settembre nel corso di una tavola rotonda che si terrà a Palazzo Novellucci. Sarà un’occasione per sviluppare ulteriormente la collaborazione tra scuola e realtà museale.