Biomonitoraggio: bassi i livelli di ozono

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 agosto 2000 18:45
Biomonitoraggio: bassi i livelli di ozono

I primi risultati (settimane 17-24 luglio, 24-31 luglio, 31 luglio-6 agosto) del biomonitoraggio degli inquinanti attuato dalla Provincia indicano bassi livelli di ozono per l’estate 2000, con massimi orari settimanali attorno ai 140 µg/m3 (soglia di attenzione: 180 µg/m3) che si manifestano soprattutto nella zona ad est-nord-est dell’area urbana di Firenze (area Valdisieve e Valdarno fiorentino), mentre le zone ad ovest mostrano livelli inferiori.
Con l’estate 2000 la Provincia di Firenze ha attivato un sistema permanente per il monitoraggio della qualità dell’aria sul territorio provinciale che si aggiunge al tradizionale sistema di rilevamento basato sulle centraline fisico-chimiche della rete provinciale.
Si tratta di "stazioni" di monitoraggio biologico dislocate sul territorio provinciale, secondo una griglia di campionamento sistematico, che, in 3 anni, permetterà di coprire l’intera provincia con circa 45 postazioni.

Le "centraline biologiche", in questa prima fase, sono costituite da piante di tabacco (Nicotiana tabacum) della varietà ozono-sensibile Bel W3 per il rilevamento dell’inquinamento da ozono. Una volta a regime, verranno aggiunti licheni per il rilevamento del bioaccumulo di metalli pesanti. In corrispondenza di dette centraline verrà effettuato, inoltre, il rilevamento della biodiversità lichenica, che subisce una riduzione in presenza di fattori inquinanti.
Il sistema è frutto di un innovativo progetto scientifico organizzato dalla Provincia di Firenze – Settore Ambiente, in collaborazione con ARPAT-Dipartimento di Firenze e con la società di consulenza LINNÆA ambiente di Firenze, che curano anche l’implementazione e la gestione del sistema stesso.


La novità del sistema consiste non solo nell’uso delle tecniche chimiche e biologiche adottate, già ampiamente sperimentate ed affidabili, quanto nel loro uso integrato e complementare in un sistema coerente di informazione.
La rete strumentale, incentrata su tecniche chimiche di monitoraggio, fornisce con precisione i valori delle concentrazioni dei contaminanti presenti in atmosfera in un numero limitato di punti del territorio, mentre le tecniche biologiche, in virtù della loro facilità di gestione e del conseguente elevato numero di stazioni attivabili, consentono un mappaggio della potenziale esposizione del territorio agli inquinanti considerati – attualmente l’ozono.
In questa maniera, è possibile disporre in tempi stretti (max.

48 ore col sistema a regime), a costi contenuti e settimana per settimana, di una mappatura del potenziale rischio di elevate concentrazioni di ozono nelle varie zone della provincia di Firenze.
Il sistema integrato consente la copertura dell'intero territorio provinciale e, di conseguenza, in previsione di elevati livelli di ozono (stati di ATTENZIONE/ALLARME) sarà possibile definire e comunicare con maggior dettaglio le zone e la popolazione interessata.
In caso di raggiungimento di livelli di attenzione saranno tempestivamente informati i Sindaci dei Comuni del territorio provinciale per l'adozione delle misure necessarie.
Per informazioni sul Sistema Permanente Integrato per il Monitoraggio della Qualità dell’Aria nella Provincia di Firenze è possibile contattare il Dott.

Daniele Grechi o la Dott.ssa Gabriella Caldini di ARPAT.

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