La promozione e la commercializzazione dei prodotti della floricoltura toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 agosto 2000 18:49
La promozione e la commercializzazione dei prodotti della floricoltura toscana

E' l'obiettivo ricordato oggi l'assessore all'agricoltura, Tito Barbini, intervenendo alla presentazione della venticinquesima Biennale del Fiore e delle Piante di Pescia, con i suoi numeri - 50 anni di tradizione alle spalle, circa 40 mila metri quadrati di spazi espositivi, oltre 300 mila fiori e piante utilizzate per l'allestimento della mostra - una delle piu' grandi manifestazioni nazionali nel settore.
"Straordinaria vetrina per le produzioni di una regione in prima fila nel settore - ha ricordato Barbini - Il florovivaismo toscano rappresenta infatti il 30 per cento della produzione lorda vendibile agricola regionale, circa il 15 per cento di quella florovivaistica nazionale e il 6 per cento di quella dell'Unione europea.

Siamo la prima regione italiana per il vivaismo e la quarta per la floricoltura, con uno straordinario patrimonio di tradizione, esperienza, immagine. Patrimonio che, di fronte ad alcune difficolta' degli ultimi anni, la Regione intende tutelare e valorizzare al massimo".
Soprattutto per quanto riguarda la floricoltura, infatti, si stanno scontando alcuni problemi legati alle dimensioni aziendali, all'obsolescenza di alcune strutture, alla concorrenza di altre aree nazionali e straniere.


Problemi che hanno provocato un certo decremento della produzione, che comunque si aggira sui 300 miliardi annui, e il ridimensionamento di alcune produzioni tradizionali (garofani, crisantemi, gladioli), mentre per il vivaismo ornamentale, con i circa 400 miliardi annui, si registra un trend positivo, sia per le aree investite che le esportazioni. "Nonostante queste differenze - spiega ancora l'assessore - sono convinto che l'intero settore abbia rilevanti potenzialita' di sviluppo.

Per questo, in linea con un impegno che in passato ci ha visto promuovere tramite l'Arsia rilevanti progetti sperimentali, intendiamo rafforzare il nostro impegno, con iniziative che agevolino i processi di diversificazione produttiva, di adeguamento strutturale, di formazione e aggiornamento professionale, di diffusione di tecniche ecocompatibili".

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