Approvato dalla provincia di Prato lo statuto dell'ASEL

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 agosto 2000 14:46
Approvato dalla provincia di Prato lo statuto dell'ASEL

Il consiglio provinciale di Prato nella seduta di mercoledì scorso ha approvato la versione definitiva dello statuto dell’Asel, la nuova Agenzia per i servizi all’economica locale. Soci della struttura saranno la Provincia, il comune di Prato e la Camera di Commercio . L’Asel raccoglierà le competenze di Iris e Siel e si occuperà di servizi all’industria, all’artigianato e all’agricoltura ."Compiti dell’Agenzia – ha spiegato l’assessore alle Politiche economiche, Fabio Giovagnoli, illustrando lo statuto – sono quelli di fornire servizi e consulenze mirate al sostegno della programmazione e dello sviluppo anche attraverso la realizzazione di sistemi informativo statistici, studi e ricerche".

L’Asel si occuperà di monitorare e valutare l’attuazione delle politiche strutturali nazionali e comunitarie oltre a fornire assistenza tecnica per l’accesso ai fondi da parte di enti pubblici e imprese. L’Agenzia svolgerà la sua attività in costante raccordo con amministrazioni locali, università, imprese pubbliche e private. Al suo interno sarà istituito anche un comitato scientifico. L’Agenzia sarà gestita da un consiglio di amministrazione composto da 7 membri: tre indicati dalla Provincia, due dal Comune di Prato e uno da altri soggetti (il 10 % del capitale sociale potrà infatti essere sottoscritto da soggetti da soggetti pubblici e privati diversi da quelli che hanno costituito la società).

Lo statuto è stato approvato con i voti favorevoli di tutti i gruppi di maggioranza. Voto contrario ha espresso il gruppo di Rifondazione comunista . Mentre i consiglieri di An, Ccd e Forza Italia, polemici sui contenuti del provvedimento, non hanno partecipato al voto. Il consigliere di An, Gianni Cenni, ha sottolineato il ruolo “delicato e di forte impatto” dell’Agenzia. Su uno strumento di questo genere – ha sostenuto Cenni - che va ad incidere direttamente sull’attività del distretto tessile e delle singole imprese non si può eludere il controllo della minoranza che non può essere lasciata fuori dalla gestione.

(mr)

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