Gaia Checcucci (Allenza Nazionale) sulla tranvia: «Questi appalti penalizzano le nostre aziende»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 luglio 2000 18:40
Gaia Checcucci (Allenza Nazionale) sulla tranvia: «Questi appalti penalizzano le nostre aziende»

«Nell’ottica della valorizzazione del territorio e del suo tessuto economico e produttivo in primis, avendo come principio ispiratore e credo politico quello di favorire il coinvolgimento dei privati nelle grandi opere infrastrutturali e non, così come nella gestione dei pubblici servizi ( e le nostre posizioni in materia di public utilities lo dimostrano), vorremmo stigmatizzare quanto accaduto in relazione alla gara andata deserta riguardante la tranvia -interviene la consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci- Come già ho detto(leggi una dichiarazione apprsa sui giornali giovedì), AN sottolinea come quanto accaduto sia un’ulteriore dimostrazione della non volontà di questa Amministrazione (e di questo centro sinistra) di favorire e tutelare in primo luogo il nostro tessuto economico e produttivo, offrendo l’opportunità alle nostre aziende di partecipare ad una gara come quella della tranvia.
Che un appalto, così configurato, in cui si mettevano insieme le opere infrastrutturali e quelle legate al materiale rotabile, avrebbe precluso la chance di partecipare ai privati di piccole e medie dimensioni, non si poteva non averlo previsto.


In questo caso l’incapacità (seppur sempre grave di per sé, soprattutto se si tratta di opere e soldi pubblici) non può certo rappresentare una giustificazione. Quell’appalto sembra confermare in tutto e per tutto la volontà di privilegiare le grosse multinazionali, le sole in grado di “giocarsi” appalti miliardari.
Così come nella gestione dei servizi pubblici – leggi Publiacqua, Centrale del latte , AFAM…- si ha la netta sensazione che questa Amministrazione preferisca spianare la strada al grande (meglio se pubblico e preferibilmente aggirando le gare ), invece che preoccuparsi di creare le condizioni affinchè anche la piccola e media azienda (magari consorziata o attraverso forme di associazione temporanee in partecipazione) possa avere un ruolo di primo piano nella gestione dei servizi e nella realizzazione delle grandi opere pubbliche.


Questa ultima vicenda della gara deserta compromette quel tanto decantato sistema di mobilità di cui la città ha urgente necessità. Un’altra occasione persa».

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