Sono in Toscana per un soggiorno studio di un mese riservato ai figli di emigrati toscani, 
promosso e finanziato dalla Crete, la Consulta regionale dei toscani all'estero 
nell'ambito delle attivita' previste dalla legge regionale 19/99 per gli interventi a 
favore dei toscani all'estero.
I giovani sono ospiti della Regione per un mese di studio della lingua italiana e 
per conoscere i luoghi d'origine delle loro famiglie. Hanno tra i 18 e i 27 anni, 
molti sono in Italia per la prima volta e frequentano i corsi presso il Centro studi 
internazionali collegio Cristoforo Colombo di Viareggio e presso l'Universita' per 
stranieri di Siena.
                          
                           Sette provengono da paesi europei: Belgio (4), Svizzera (1), 
Scozia (2). Uno arriva dal Sudafrica, mentre la delegazione americana e' la più 
numerosa: 14 dagli Stati Uniti, 3 dal Messico, 2 dal Venezuela, 2 dall'Uruguay, 3 
dal Cile, 12 dall'Argentina e 18 dal Brasile.
I giovani che soggiornano a Viareggio sono arrivati in Italia il 3 luglio scorso e 
rimarranno in Toscana fino a fine mese, mentre la delegazione ospitata a Siena 
sar… in Toscana fino al 12 agosto. I paesi di origine delle loro famiglie sono Barga, 
Bagni di Lucca, Torre del Lago, Lucca,  Massa Carrara, Livorno, Montecatini, 
Montalcino, Greve in Chianti, San Casciano.
                          
                            
Nel corso del suo saluto, l'assessore Zoppi si e' detta orgogliosa della nostra 
emigrazione, che ha fatto onore alla nostra regione. "Spero vivamente -ha 
aggiunto l'assessore- che questo sia l'inizio di un rapporto piu' intenso tra voi e la 
Toscana. Vi invitiamo a partecipare alle attivita' delle associazioni dei toscani nei 
vostri paesi, ma anche a farci avere i vostri suggerimenti su cosa possiamo fare 
per migliorare la nostra reciproca conoscenza e non disperdere questo patrimonio 
di esperienze e di affetti".
                          
                           
Con questo gruppo e' salito a oltre 300 il numero dei ragazzi figli di toscani 
emigrati che sono stati ospitati dalla Regione per soggiorni di studio. La Consulta 
regionale ha scelto di destinare nel corso di quest'anno pi— del 50% delle proprie 
risorse ad attivita' rivolte ai giovani.   
L'assessore Mariella Zoppi ha annunciato la realizzazione di un sito Internet della 
Regione dedicato ai giovani toscani all'estero.
Alla fine il tradizionale, reciproco, scambio di doni e le immancabili foto di 
gruppo prima della visita a Firenze e al suo patrimonio artistico.
                          
                           
E' una piccola e festosa "invasione" quella che ha subito la sala 
di rappresentanza della giunta regionale ad opera dei sessantadue figli di emigrati 
dalla Toscana provenienti da 11 paesi di tre continenti. Allegria e colore hanno 
caratterizzato l'incontro dei giovani con l'assessore Mariella Zoppi. Tra sorrisi, 
saluti, scambi di indirizzi, foto e strette di mano, l'iniziativa ha dato il segno 
dell'entusiasmo con cui i giovani stanno affrontando l'esperienza in Italia.
"Grazie per averci dato l'opportunita' di riscoprire le nostre origini", ha detto 
Nicola dell'Associazione Lucchesi nel mondo di Bruxelles.
"Ci sono piaciuti i girasoli", ha aggiunto Karla Cheli Kanasawa, 23 anni da San 
Paolo del Brasile, di lontane origini gallicanesi, per la prima volta in Italia.
                          
                           Suo 
nonno emigro' dalla provincia di Lucca dopo la seconda guerra mondiale per 
andare a lavorare in Brasile in una azienda italiana che produceva formaggio. 
Karla, che e' arrivata in Toscana insieme alla sorella gemella Kristina, lavora al 
servizio clienti della General Electric. "Sono venuta in Toscana -ha detto- per 
conoscere la lingua, la cultura e le tradizioni dei miei nonni e della mia mamma. 
E' una terra bellissima ed io sono felice di essere qui".
Carmina Campora Petri, 28 anni, viene da San Nicolas, una cittadina a 130 
chilometri da Buenos Aires.
                          
                           Veterana dell'Italia, visto che e' nel nostro paese per 
la terza volta, e' pero' alla prima visita in Toscana e ha a Lucca le sue radici. 
Insegna la nostra lingua nella societa' italiana di Buenos Aires. Italiana di quarta 
generazione, visto che e' stato il suo bisnonno, Giovanni Petri, ad emigrare in 
Argentina nell'ormai lontano 1890. Conosce perfettamente l'italiano ma dice di 
voler approfondire lo studio dei dialetti. Andra' a Lucca a far visita ai suoi parenti. 
"Mi interessa tutto della Toscana -dice Carmina- dall'arte, all'architettura, alla 
pittura, alla scultura, al Palio che forse riusciro' a vivere in diretta nella splendida 
Siena".
Chi invece e' qui per la prima volta, ma pensa seriamente di trasferircisi, e' 
Fernando Tierro, un ventiduenne emozionatissimo che arriva da Caracas 
(Venezuela) e che deve soltanto stendere la tesi per laurearsi in lettere moderne.
                          
                           I 
suoi nonni erano di Pitigliano (Grosseto) e la sua famiglia si Š trasferita in 
America del Sud alla fine degli anni Cinquanta. "Sono impressionato -dice 
Fernando- di vedere dal vivo tutte le cose che mi ha raccontato mio padre: i suoni 
delle campane, gli odori di alcune piante, il sapore delle pesche e del formaggio. 
Vorrei conoscere tutto delle tradizioni, della cultura, del vostro modo di vivere. 
Non so se lo faro', ma certo mi piacerebbe lavorare in Italia dopo la laurea".
E mentre Gianfranco da Citt… del Messico proclama al microfono il suo orgoglio 
di essere figlio di un emigrato toscano e la sua voglia di fare amicizia con la 
Toscana, qualche altro, come Gina Aiello da Detroit, una bella ragazza dalla pelle 
scura, di origini livornesi, saluta in inglese per poi concludere con la sola parola 
italiana che conosce: "grazie".
                          
Avrà tempo per imparare meglio la nostra lingua.