A Palazzo Bastogi 28 ragazzi e 34 ragazze arrivati da 11 paesi di tre continenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 luglio 2000 22:01
A Palazzo Bastogi 28 ragazzi e 34 ragazze arrivati da 11 paesi di tre continenti

Sono in Toscana per un soggiorno studio di un mese riservato ai figli di emigrati toscani, promosso e finanziato dalla Crete, la Consulta regionale dei toscani all'estero nell'ambito delle attivita' previste dalla legge regionale 19/99 per gli interventi a favore dei toscani all'estero.
I giovani sono ospiti della Regione per un mese di studio della lingua italiana e per conoscere i luoghi d'origine delle loro famiglie. Hanno tra i 18 e i 27 anni, molti sono in Italia per la prima volta e frequentano i corsi presso il Centro studi internazionali collegio Cristoforo Colombo di Viareggio e presso l'Universita' per stranieri di Siena.

Sette provengono da paesi europei: Belgio (4), Svizzera (1), Scozia (2). Uno arriva dal Sudafrica, mentre la delegazione americana e' la più numerosa: 14 dagli Stati Uniti, 3 dal Messico, 2 dal Venezuela, 2 dall'Uruguay, 3 dal Cile, 12 dall'Argentina e 18 dal Brasile.
I giovani che soggiornano a Viareggio sono arrivati in Italia il 3 luglio scorso e rimarranno in Toscana fino a fine mese, mentre la delegazione ospitata a Siena sar… in Toscana fino al 12 agosto. I paesi di origine delle loro famiglie sono Barga, Bagni di Lucca, Torre del Lago, Lucca, Massa Carrara, Livorno, Montecatini, Montalcino, Greve in Chianti, San Casciano.


Nel corso del suo saluto, l'assessore Zoppi si e' detta orgogliosa della nostra emigrazione, che ha fatto onore alla nostra regione. "Spero vivamente -ha aggiunto l'assessore- che questo sia l'inizio di un rapporto piu' intenso tra voi e la Toscana. Vi invitiamo a partecipare alle attivita' delle associazioni dei toscani nei vostri paesi, ma anche a farci avere i vostri suggerimenti su cosa possiamo fare per migliorare la nostra reciproca conoscenza e non disperdere questo patrimonio di esperienze e di affetti".


Con questo gruppo e' salito a oltre 300 il numero dei ragazzi figli di toscani emigrati che sono stati ospitati dalla Regione per soggiorni di studio. La Consulta regionale ha scelto di destinare nel corso di quest'anno pi— del 50% delle proprie risorse ad attivita' rivolte ai giovani. L'assessore Mariella Zoppi ha annunciato la realizzazione di un sito Internet della Regione dedicato ai giovani toscani all'estero.
Alla fine il tradizionale, reciproco, scambio di doni e le immancabili foto di gruppo prima della visita a Firenze e al suo patrimonio artistico.


E' una piccola e festosa "invasione" quella che ha subito la sala di rappresentanza della giunta regionale ad opera dei sessantadue figli di emigrati dalla Toscana provenienti da 11 paesi di tre continenti. Allegria e colore hanno caratterizzato l'incontro dei giovani con l'assessore Mariella Zoppi. Tra sorrisi, saluti, scambi di indirizzi, foto e strette di mano, l'iniziativa ha dato il segno dell'entusiasmo con cui i giovani stanno affrontando l'esperienza in Italia.
"Grazie per averci dato l'opportunita' di riscoprire le nostre origini", ha detto Nicola dell'Associazione Lucchesi nel mondo di Bruxelles.
"Ci sono piaciuti i girasoli", ha aggiunto Karla Cheli Kanasawa, 23 anni da San Paolo del Brasile, di lontane origini gallicanesi, per la prima volta in Italia.

Suo nonno emigro' dalla provincia di Lucca dopo la seconda guerra mondiale per andare a lavorare in Brasile in una azienda italiana che produceva formaggio. Karla, che e' arrivata in Toscana insieme alla sorella gemella Kristina, lavora al servizio clienti della General Electric. "Sono venuta in Toscana -ha detto- per conoscere la lingua, la cultura e le tradizioni dei miei nonni e della mia mamma. E' una terra bellissima ed io sono felice di essere qui".
Carmina Campora Petri, 28 anni, viene da San Nicolas, una cittadina a 130 chilometri da Buenos Aires.

Veterana dell'Italia, visto che e' nel nostro paese per la terza volta, e' pero' alla prima visita in Toscana e ha a Lucca le sue radici. Insegna la nostra lingua nella societa' italiana di Buenos Aires. Italiana di quarta generazione, visto che e' stato il suo bisnonno, Giovanni Petri, ad emigrare in Argentina nell'ormai lontano 1890. Conosce perfettamente l'italiano ma dice di voler approfondire lo studio dei dialetti. Andra' a Lucca a far visita ai suoi parenti. "Mi interessa tutto della Toscana -dice Carmina- dall'arte, all'architettura, alla pittura, alla scultura, al Palio che forse riusciro' a vivere in diretta nella splendida Siena".
Chi invece e' qui per la prima volta, ma pensa seriamente di trasferircisi, e' Fernando Tierro, un ventiduenne emozionatissimo che arriva da Caracas (Venezuela) e che deve soltanto stendere la tesi per laurearsi in lettere moderne.

I suoi nonni erano di Pitigliano (Grosseto) e la sua famiglia si Š trasferita in America del Sud alla fine degli anni Cinquanta. "Sono impressionato -dice Fernando- di vedere dal vivo tutte le cose che mi ha raccontato mio padre: i suoni delle campane, gli odori di alcune piante, il sapore delle pesche e del formaggio. Vorrei conoscere tutto delle tradizioni, della cultura, del vostro modo di vivere. Non so se lo faro', ma certo mi piacerebbe lavorare in Italia dopo la laurea".
E mentre Gianfranco da Citt… del Messico proclama al microfono il suo orgoglio di essere figlio di un emigrato toscano e la sua voglia di fare amicizia con la Toscana, qualche altro, come Gina Aiello da Detroit, una bella ragazza dalla pelle scura, di origini livornesi, saluta in inglese per poi concludere con la sola parola italiana che conosce: "grazie".

Avrà tempo per imparare meglio la nostra lingua.

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