Farmaci, guerra aperta agli abusi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 luglio 2000 09:42
Farmaci, guerra aperta agli abusi

E' questa la parola d'ordine comune di Regione e medici di famiglia per porre un freno alla spesa farmaceutica e per meglio tutelare la salute dei cittadini. E' quanto scaturito da un incontro fra l'assessore al dirittto alla salute, Enrico Rossi, e una delegazione della Fimmg (Federazione medici medicina generale) guidata dal suo segretario regionale, Mauro Ucci.
Per fronteggiare in tempi rapidi il problema e' stato deciso un programma di lavoro comune che proporra' una serie di iniziative in tema di informazione sul farmaco, coinvolgendo in un codice di autoregolamentazione tutti i protagonisti (medici, pazienti, funzionari Asl), con lo scopo di migliorare il servizio per i cittadini e di prevenire fenomeni di abuso, eventualmente troncandoli anche attraverso lo strumento contrattuale.
E' per questo che si e' deciso anche di insediare un tavolo di lavoro, all'interno del Consiglio sanitario regionale, con l'obiettivo di dettare profili prescrittivi dei farmaci, linee guida, regole formative e informative nonche' di valutare in modo organico l'impatto della spesa farmaceutica sul complesso della spesa per tutti i servizi resi ai pazienti.
Nel corso dell'incontro e' stato affrontato anche il problema, piu' generale, del potenziamento del servizio sanitario regionale e della diminuzione delle liste di attesa.

A questo proposito sono state rilevati, da una parte il ruolo centrale del medico di famiglia nella selezione della domanda, dall'altra la necessita' di rendere omogenei gli standard e le politiche territoriali delle diverse Asl. L'assessore si e' impegnato a garantire la corretta utilizzazione degli investimenti destinati all'organizzazione dei distretti sanitari e alla fornitura ai medici di famiglia delle risorse indispensabili per realizzare l'assistenza domiciliare.
Sul fronte contrattuale, infine, l'assessore Rossi si e' impegnato a un "pressante interessamento" perche' la convenzione nazionale divenga al piu' presto operante.

Nel frattempo la Toscana si preparera' alla sua applicazione a livello regionale, avviandone fin da ora tutti gli strumenti applicativi, compreso l'adeguamento dei compensi.

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