Senesi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 luglio 2000 17:46
Senesi

E' il titolo di una mostra fotografica di Giuseppe Onorati, promossa dal Comune di Siena, dal 12 luglio al 10 agosto, nel Cortile del Podestà e Magazzini del Sale in Piazza del Campo.
Quattrocento scatti, seicento persone fotografate, diciassette contrade, un’intera città. Due anni di lavoro, ritraendo i contradaioli nella settimana prima di ogni Palio. Da questo lungo percorso fotografico di Giuseppe Onorati e dei suoi collaboratori di Mammanannapappacacca nasce l'esposizione. un omaggio agli abitanti di una città unica al mondo, non solo per l’architettura straordinaria, ma soprattutto per la sua struttura sociale.


L’idea della mostra nasce da una riflessione.
L’anima del Palio, la sua realtà, non è da ricercarsi solo nella corsa. La gara è semplicemente il momento di maggiore attrazione, un minuto e poco più, il culmine spettacolare di un cammino che dura dodici mesi, sta dietro e oltre, prima e dopo la competizione.
Il vero Palio è fatto dai senesi, è animato, progettato e vive attraverso gli abitanti della città. Divisi in contrade, ma affratellati da un forte legame di solidarietà, i senesi si industriano tutto l’anno per il Palio.

La sede della contrada, i luoghi di ritrovo, le attività e le iniziative per finanziare la corsa sono elementi di coesione e non di separazione, contribuiscono a unire gli abitanti. Mantenere intatte queste tradizioni attraverso i secoli, le epoche, le generazioni, fa sì che l’identità della città non cambi né venga stravolta: città moderna per le strutture all’avanguardia e i servizi ai cittadini, ma al contempo antica perché assicura una dimensione umana e difende con orgoglio il centro, le bellezze, la storia.
La mostra offre perciò una visione soggettiva del Palio, mostra le persone che lo fanno: uno sguardo diverso e per certi aspetti rivoluzionario, perché racconta una tradizione medievale attraverso chi oggi la perpetua.

Facce, corpi, singoli, gruppi, felici, tristi, sorpresi, interrogativi, perplessi, a proprio agio, distratti, concentrati. Tanti stati d'animo diversi, che rappresentano il cuore di una città, fermati dall’obiettivo di Giuseppe Onorati e dei suoi collaboratori di Mammanannapappacacca: Paolo Andrizzi, Nicodemo Angì, Jacopo Anticoli, Giorgio Lucentini, Mauro Raponi, Carlo Vigni.
Nei due anni passati, 1998 e 1999, Giuseppe Onorati e i suoi collaboratori hanno ritratto i senesi prima del Palio del 2 luglio e di quello del 16 agosto, montando un set fotografico con un fondale bianco.

I soggetti non sono stati fotografati nella loro ambientazione stereotipa, con sullo sfondo il Palazzo Comunale, in mezzo alla folla o circondati dai colori della contrada, ma al di fuori del contesto, in maniera da focalizzare l’attenzione del futuro osservatore sull’essere umano.
L’allestimento ha un forte impatto scenografico. E’ ideato da Giuseppe Onorati in collaborazione con Salvatore Gregorietti, architetto, designer e grafico tra i più accreditati e famosi in Italia, responsabile grafico della Benetton e di Fabrica, la factory dell’azienda di Ponzano Veneto.


Riprende il “Palio”, che è un “cencio” a forma di stendardo, il riconoscimento tanto ambito dai contradaioli. Tutti e 400 i ritratti a colori sono stampati ad alta definizione su circa 150 stendardi bianchi, grazie al sistema di stampa digitale 3M Scotchprint; gli stendardi, larghi 80 centimetri e lunghi dai 2 metri e mezzo agli 8 metri, sono appesi a cavi d’acciaio tesi al centro delle sale e dei corridoi, così da scendere dall’alto e da sembrare sospesi in aria.
Il visitatore si trova quindi immerso negli stendardi, nei quali si addentra per scoprire quale volto si nasconde dopo i primi e dopo ancora, e ha la reale impressione di “entrare” nella mostra.

Nel Cortile del Podestà ci sarà anche un grande pannello con le circa 400 Polaroid bianco e nero delle facce dei senesi. Il catalogo, edito da Castelvecchi Arte ed impaginato da Marzia Messina, è di 96 pagine in formato 10,5 x 29,7, e avrà un prezzo simbolico di 10.000 lire.

In evidenza