Menci (Rinnovamento): «Inopportuno un locale notturno vicino a Ponte alla Vittoria»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 Luglio 2000 17:05
Menci (Rinnovamento): «Inopportuno un locale notturno vicino a Ponte alla Vittoria»

«Contro il parere dei cittadini ed una visione equilibrata della socialità, in una zona famosa per la prostituzione di slave e nigeriane, per lo spaccio ed in un rione nel quale non c’è una postazione di forze dell’ordine si realizzerà un centro per il divertimentificio». E’ quanto ha dichiarato il consigliere di Rinnovamento Italiano-Lista Dini Simone Menci a proposito del locale notturno di via Dosio, all’angolo con piazza Batoni, argomento sul quale ha anche presentato un’interrogazione.
«Tra pochi mesi - scrive Menci - cominceranno i lavori per la Metropolitana Firenze-Scandicci il cui tragitto interesserà la zona di piazza Batoni-viale Talenti-via Sansovino.

Questi lavori, anche stradali, occuperanno anche il parcheggio delle auto dei residenti e non di questa zona e potranno provocare inquinamento acustico» «Alcuni cittadini - ha sottolineato il consigliere di Rinnovamento Italiano-Lista Dini - hanno poi evidenziato l’eventuale prossimo rilascio di una licenza commerciale per il locale notturno in via Dosio. Tale locale potrà accogliere nelle ore notturne oltre 300 persone ed è credibile l’afflusso in zona di almeno 150 auto».
«Nel rione - prosegue l’interrogazione - manca la presenza, permanente o di passaggio, di forze dell’ordine, pur essendo questa, purtroppo, una zona rinomata per la prostituzione di slave e nigeriane, per lo spaccio e per i urti nelle case e nei negozi».


Per questo Menci chiede di sapere dal Sindaco «se non ritenga inopportuno il rilascio della licenza commerciale per locale notturno in tale zona, che aumenterebbe l’afflusso di auto», «se non ritenga inopportuno tale rilascio che provocherebbe un ulteriore inquinamento acustico notturno» e, infine «se non ritenga l’apertura di un locale notturno in tale zona un eventuale potenziale polo attrattivo di micro-criminalità».

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