«Dal prossimo anno le disparità per l’iscrizione ai centri estivi potranno continuare». E’ quanto sostiene il capogruppo dei Comunisti Italiani Nicola Rotondaro che su questo argomento aveva presentato una mozione, approvata emendata dal Consiglio comunale. Secondo Rotondaro «solo nei Quartieri 3 e 5 sono stati organizzati per il mese di agosto i centri estivi per i bambini della scuola materna e le iscrizioni dei bambini appartenenti ai Quartieri 1, 2 e 4, non sono state di fatto rese possibili».
«L’emendamento alla mia mozione - ha spiegato il capogruppo dei Comunisti italiani - invita il Sindaco a favorire le forme di coordinamento e di collaborazione tra i quartieri per garantire informazione, accesso e fruibilità dei servizi, compresi i centri estivi, a tutti i cittadini di Firenze. Questo non solo non risolve per quest’anno il problema della disparità di trattamento ma non garantisce nemmeno il superamento della disparità per il futuro».
«Non c’è stata disparità per l’iscrizione ai centri estivi per i bambini della scuola materna».
La risposta alle accuse del capogruppo dei Comunisti Italiani Nicola Rotondaro arriva dalla Presidente della commissione sanità e servizi sociali Susanna Agostini secondo la quale «pur rispettando l’autonomia di spesa dei Quartieri tutte le domande sono state accolte». Secondo l’Agostini «è vero che solo i Quartieri 3 e 5 hanno organizzato per il mese di agosto i centri estivi per i bambini della scuola materna ma i bambini appartenenti ai Quartieri 1, 2 e 4, hanno potuto iscriversi senza problemi».
«E quest’atteggiamento - ha aggiunto la Presidente della commissione sanità - è stato confermato dall’emendamento approvato dal Consiglio che invita il Sindaco a favorire le forme di coordinamento e di collaborazione tra i quartieri per garantire informazione, accesso e fruibilità dei servizi, compresi i centri estivi, a tutti i cittadini di Firenze nelle forme più congrue dal punto di vista dell’economicità e dell’efficienza sia del servizio che del relativo costo per i Quartieri».
«Per il prossimo anno - ha concluso l’Agostini - dovremo informare di più e meglio le famiglie che vorranno fare domanda».