La Toscana sede dell'Autorita' alimentare europea

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 giugno 2000 17:49
La Toscana sede dell'Autorita' alimentare europea

E' questa l'iniziativa preannunciata dall'assessore all'agricoltura, Tito Barbini, intervenendo oggi a Siena, in occasione di un convegno organizzato dall'Agenzia regionale per lo sviluppo e l'innovazione in agricoltura per illustrare i contenuti del "Libro bianco sulla sicurezza alimentare in Europa", nonche' di un protocollo d'intesa siglato dall'Agenzia e dalle associazioni di consumatori. "La Toscana aveva gia' avanzato la sua candidatura lo scorso marzo, senza tuttavia trovare una grandissima considerazione da parte del governo italiano, che sembra propendere per l'individuazione della sede a Parma - ha spiegato Barbini - Intendiamo pero' ripresentarla con forza, convinti del peso della Toscana in termini di produzioni agroalimentari di qualita', di immagine di genuinita', di rispetto delle tradizioni e dell'ambiente.

Senza dimenticare che la nostra regione si segnala per la scarsa rilevanza delle violazioni in materia di sicurezza alimentare, per il basso uso di prodotti fitosanitari in agricoltura, per il numero elevato di prodotti con marchi riconosciuti a livello comunitario e rigidamente controllati, per la fitta rete di laboratori specializzati in controlli alimentari".
Tutto questo, spiega l'assessore, rientra in precise scelte del governo regionale per rispondere alle esigenze di igiene e salubrita' dei consumatori, senza che queste vadano a discapito della diversita', la varieta', la tipicita' delle produzioni.

"Piuttosto - spiega l'assessore - e' sempre piu' forte la consapevolezza che la sicurezza alimentare non richiede solo controlli e repressione delle violazioni, ma un pieno coinvolgimento di tutto il mondo dell'agricoltura, chiamata a garantire salubrita' e qualita".
E' in questa prospettiva che la Regione ha emanato le direttive per il rilascio delle autorizzazioni sanitarie e definito linee guida per favorire l'introduzione di sistemi di autocontrollo nei principali settori produttivi, ma ha anche richiesto la deroga alle normative europee per 66 prodotti tradizionali e sostenuto lo sviluppo delle produzioni certificate.
Un nuovo rilevante tassello in questo impegno che intende coniugare tutela del consumatore e quella delle tradizioni alimentari e' adesso rappresentato dal protocollo firmato da Arsia e associazioni di consumatori.

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