Campi Magnetici di Battiato, non solo musica e danza per la serata finale del Maggio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 giugno 2000 09:55
Campi Magnetici di Battiato, non solo musica e danza per la serata finale del Maggio

Si è concluso ieri, giovedì 22 giugno, quello che si preannunciava come un evento inedito e straordinario di questa ricca stagione musicale fiorentina, il balletto “Campi Magnetici”, musicato da Franco Battiato su commissione del Maggio Musicale Fiorentino: spettacolo che verrà replicato il 29 giugno all’interno della splendida cornice di piazza Signoria. Va riconosciuto all’artista siciliano il mantenere sempre intatta la sua forte tensione per sperimentazioni non banali e il suo coraggio nell’affrontare sfide artistiche difficili: la sfida di Campi Magnetici, la contaminazione di generi fra danza, musica colta e poesia, era effettivamente difficile.

Musicare un movimento di danza, scandire cioè nel tempo della musica il tempo del corpo, rappresenta una prova spirituale prima che artistica: è un po’ in questa dimensione che Battiato, insieme al coreografo Paco Decina e all’amico filosofo Manlio Sgalambro, ha cercato di superare un mero collegamento fra danza e musica attuando una espansione scenica di riflessioni fisiche e sonore sulla corporeità più spirituale. Lo spettacolo si presenta visivamente suggestivo, con un grande spazio bianco scenico su cui si muove il corpo di ballo del Maggio: sette artisti, fra cui Battiato, Sgalambro, il sopranista Simone Bartolini, due pianoforti, una tastiera e una tromba, nella buca d’orchestra del Teatro La Pergola quasi a muovere dal basso i corpi al ritmo delle sofisticate sonorità dei sette brani.

E così, attraversando i suoni orientali ed elettronici, da “Corpi in Movimento” a “Suoni Primordiali” fino a “La mer”, fra gli aforismi di Sgalambro e la voce dello stesso Battiato, lo spettatore viene preso da una leggera vertigine, quali inebriato da tanto sfoggio di sapienza artistica. E’ forse questo il punto debole, se ne vogliamo trovare uno, dello spettacolo, in cui lo spettatore è poco coinvolto dalla fredda e sofisticata eleganza di un balletto volutamente statico perché frutto di una meditazione, quasi schiacciato dalle scorribande filosofiche fra Einstein e Lucrezio.
Gran finale del 63° Maggio Musicale Fiorentino, con un doppio straordinario appuntamento la prossima settimana in Piazza della Signoria: martedì 27, alle 21.30, l'eccezionale cornice creata da Palazzo Vecchio, la Loggia dei Lanzi e gli Uffizi ospiterà il tradizionale Concerto in Piazza, trasmesso in diretta da RAI RadioTre, con un programma di grande impatto che vede schierati al completo l'Orchestra e il Coro del Maggio per "Stenka Razin" di Sostakovic su versi di Evtusenko - che sostituisce la Sinfonia dei Salmi, solista il basso Gidon Saks - , e la celeberrima "Sagra della primavera" di Stravinskij; giovedì 29 saranno invece i ballerini di MaggioDanza a chiudere in bellezza un'edizione record - per risonanza ed incassi - del Festival.

In Piazza della Signoria ultima rappresentazione per il balletto “Campi Magnetici” di Franco Battiato.
Il palco sarà posizionato diversamente dal passato, fra Palazzo Vecchio e il monumento a Cosimo de' Medici; concerto e balletto rimangono comunque ad ingresso totalmente gratuito e senza posti a sedere (tranne le posizioni riservati nella Loggia dei Lanzi agli ospiti delle Residenze Assistite comunali e ai disabili), quale dono alla città, ai fiorentini e ai moltissimi turisti che ogni anno vi assistono: complessivamente l'anno scorso furono quasi 50.000, ed è dunque vivamente consigliato arrivare con congruo anticipo, per aggiudicarsi le sistemazioni migliori.

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