Prima riunione di legislatura del tavolo regionale di concertazione agricola

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 giugno 2000 11:30
Prima riunione di legislatura del tavolo regionale di concertazione agricola

La nuova politica di sviluppo rurale, con l’apertura di inedite opportunita’ occupazionali e linee di finanziamento; una piu’ forte consapevolezza dei rapporti con l’ambiente e il territorio e la tutela del paesaggio toscano, individuato come una grande risorsa regionale; l’approvazione e l’utilizzazione in tempi rapidi dei nuovi strumenti comunitari, in particolare il Piano di sviluppo rurale e il Leader Plus; la promozione delle produzioni tipiche e la tutela delle risorse genetiche; la sburocratizzazione di tutto il settore, con lo snellimento delle pratiche richieste alle imprese, il potenziamento dei Centri di assistenza amministrativa e procedurale, la piena operativita’, gia’ nei prossimi mesi, dell’Artea, ovvero dell’ente pagatore regionale dal quale transiteranno la stragrande maggioranza dei finanziamenti comunitari.

Sono questi alcuni degli impegni del nuovo governo regionale, illustrati dall’assessore all’agricoltura Tito Barbini, in occasione della prima riunione in questa legislatura del tavolo di concertazione che, dal 1996, riunisce le organizzazioni e le associazioni agricole, ambientaliste, venatorie, della pesca e dell’acquacoltura, sindacali.
“L’agricoltura - ha ricordato, tra l’altro, l’assessore - e’ fatta di migliaia di imprese, di lavoro, di risultati economici.

Ma e’ fatta anche di rapporti con l’ambiente e con il territorio. E questo significa non solo un doveroso rispetto per l’ambiente, ma anche un impegno che va ben oltre i consueti aiuti alle aziende, per promuovere uno sviluppo fatto di qualita’ ed innovazione, di antichi mestieri e nuovi lavori, di prodotti tipici e di turismo”.
Tutto questo significa tutelare e valorizzare al massimo il “petrolio verde” della Toscana, ovvero le sue grandi risorse ambientali, ma anche la cultura, fatta di tante identita’ e tradizioni, da secoli intrecciata con l’ambiente.

“Per tutto questo - ha spiegato Barbini - disponiamo di strumenti quali il Piano di sviluppo rurale, che dopo alcune modifiche sulla base del negoziato con le istituzioni comunitarie, ci attendiamo che sia approvato entro l’estate. Portera’ alla Toscana circa 1.400 miliardi, con previsioni di investimento complessivo che si aggirano sui 2.300 miliardi”.
Si sta dunque per aprire la partita relativa alla capacita’ di spesa di queste risorse. “La posta in gioco e’ molto alta - ricorda Barbini - La sfida sara’ adesso fare in modo che gli utilizzatori finali possano disporre dei finanziamenti il piu’ rapidamente che sia possibile”.
E’ un compito che la Regione ha avviato da tempo e che, tra le altre cose, vedra’ nei prossimi mesi la piena operativita’ dell’Artea.

“Stiamo facendo la nostra parte - ha ricordato Barbini - ma non sempre possiamo dire lo stesso a livello nazionale. Non ci agevola certamente una nuova tendenza all’accentramento, in contraddizione con quanto aveva sancito la stessa riforma Bassanini”.

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