Gia' a luglio sara' concordato un primo incontro con i prefetti della Toscana mentre verra' chiesto al governo di varare una legge che affidi a Regioni e prefetti il coordinamento sui temi della sicurezza e dell'ordine pubblico. Lo ha detto il presidente Claudio Martini stamani nella sua comunicazione al consiglio regionale sul programma di governo della legislatura nel corso della quale ha presentato anche le azioni di governo nei primi 200 giorni. Si trattta, ha spiegato Martini, di una novita' che si inserisce nel quadro dei grandi atti della programmazione regionale (Prs, Dpef , Bilancio).
E' in questi primi 200 giorni che il governo regionale elaborera' anche i quattro progetti speciali che costituiscono, accanto alle strategie che riguardano i vari settori d'intervento, l'attivita' di punta della legislatura. Si tratta, oltre al tema della sicurezza, dei temi dei giovani, della semplificazione delle procedure, della new economy. "Tutte questioni - ha spiegato Martini - che per la loro importanza richiedono politiche e interventi straordinari, intersettoriali, coordinati".
Valorizzare
la risorsa giovani, dare spazio ai poli di eccellenza, sviluppare un'industria
multimediale e potenziare le infrastrutture della comunicazione significa
offrire alla nostra regione delle chance in piu' sia per competere sui
mercati globali, sia per creare nuova occupazione. "Quella del lavoro - ha
ricordato il presidente - resta infatti la priorta' delle priorita'. Per
affrontarla proponiamo un'allenza fra istituzioni, universita' e ricerca,
forze economiche e sociali con l'obiettivo di indirizzare energie e risorse
verso obiettivi comuni, valorizzando tutte le vocazioni dei sistemi locali.
Nulla sarebbe infatti piu' sbagliato di una politica centralista che
pretendesse di fare calare dall'alto le ricette per lo sviluppo e per
l'occupazione, ricette che devono puntare, fra l'altro, anche su vocazioni
nuove come agricoltura di qualita', agriturismo, imprese di servizi e
innovative".
Il presidente ha colto l'occasione per una valutazione politica dei rapporti
all'interno della maggioranza e con l'opposizione.
Il programma e' la base
di partenza, frutto del lavoro comune, terreno naturale sul quale proseguire
nell'impegno di governo.
Quanto al rapporto con i popolari, Martini ha sottolineato "il significato
della loro presenza, invitandoli a un impegno senza riserve" mentre ha
definito "poco fecondo e incomprensibile per i cittadini un dibattito
incentrato sul peso delle deleghe". "La vera novita' - ha spiegato - e' che
mai un rappresentante del cattolicesimo democratico aveva avuto un
incarico cos