A Firenze torrenti e corsi d’acqua sono lasciati nell’incuria

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 giugno 2000 18:41
A Firenze torrenti e corsi d’acqua sono lasciati nell’incuria

E per questo motivo, secondo il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi, «sono aumentati i rischi di alluvioni ed esondazioni». Per Toccafondi, che su questo problema ha presentato una mozione, bisogna «stabilire con il servizio idraulico del provveditorato alle opere pubbliche piani annuali per la cura dei torrenti nel tratto fiorentino» e fare sì «che i fondi destinati dal ministero dei lavori pubblici per la cura degli argini dei fiumi fiorentini siano inviati al comune di Firenze».
«Come tutti possono notare - ha rilevato Toccafondi - i torrenti che attraversano Firenze sono lasciati totalmente all'incuria e oramai l'estate è iniziata.

Le difficoltà, per la messa a punto di un piano di recupero che preveda la manutenzione e la cura degli argini durante tutto l’anno, sembrano essere infinite. La tutela dei torrenti Terzolle, Mugnone, Greve compete al Servizio Idraulico del Provveditorato alle opere pubbliche (Ministero dei Lavori Pubblici), che si occupa degli argini solo a ridosso della stagione invernale e solo ed esclusivamente per ragioni di sicurezza.
«Con la mia mozione, che tra qualche giorno verrà portata in Consiglio Comunale - ha spiegato il capogruppo di Azione per Firenze - chiedo che tutte le competenze siano delegate effettivamente, e non solo sulla carta, ai Comuni attuando così a pieno gli accordi siglati il 23 novembre 1999 e attuando anche la legge Bassanini che procedeva verso un decentramento di tali servizi».
«E chiedo anche e questa è una novità assoluta anche rispetto ai precedenti accordi - ha concluso Toccafondi - che le risorse necessarie alla manutenzione dei torrenti siano dati dal Ministero dei Lavori Pubblici che dopo l'accordo non avrebbe più tali spese».

In evidenza