Lavoratore morto all'Esselunga: la Provincia condanna l'insensibilità della direzione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 aprile 2000 13:36
Lavoratore morto all'Esselunga: la Provincia condanna l'insensibilità della direzione

All'inizio di aprile un giovane lavoratore portatore di handicap è morto per un attacco di cuore nel supermercato Esselunga di Viale De Amicis. La rappresentanza sindacale dei dipendenti ha segnalato che nell'occasione la direzione non ha aderito alla richiesta di sospendere l'attività del supermercato nemmeno per mezz'ora.
Su iniziativa del gruppo di Rifondazione Comunista il Consiglio provinciale è intervenuto ieri sull'argomento ed ha approvato un ordine del giorno che condanna "l'insensibilità dimostrata dalla direzione del supermercato Esselunga di viale De Amicis" e chiede che la Provincia si faccia carico "dello sdegno espresso dal Consiglio provinciale per l'accaduto".
L'ordine del giorno è stato approvato da Rifondazione, Ds, Pdci, Verdi, Democratici e Popolari.

Si è astenuta An.
Ha illustrato il documento il capogruppo di Rifondazione, Eugenio D'Amico, che ha sostenuto che in nessun caso la logica del mercato deve essere lasciata prevalere sulla dignità dell'uomo.
Nella morte, ovunque essa si verifichi, una persona ha dei diritto fondamentali, ha aggiunto il capogruppo dei Comuni italiani Alessio Pancani, e la chiusura era stata chiesta dai lavoratori per il tempo necessario all'intervento del medico legale.
Bisogna dare un segnale forte contro la logica del "business is business", ha rimarcato Piero Parotti, di Rc, segnalando che il lavoratore deceduto aveva già subito in vita un'offesa alla sua dignità essendo stato allontanato, in quanto handicappato, dal rapporto con il pubblico.
Sulla base di una diversa descrizione dei fatti - la direzione avrebbe voluto solo evitare di creare il panico fra i clienti presenti nel supermercato - il capogruppo di Forza Italia, Carlo Bevilacqua, ha chiesto il ritiro dell'ordine del giorno e poi, insieme ai rappresentanti del suo gruppo, ha lasciato l'aula prima della votazione.
Erano presenti nel supermercato circa 600 persone, ha specificato Enrico Bertini, sempre di Fi, sarebbe stato pericoloso evacuarle.
Dato che le versioni sull'accaduto sono discordanti, ha infine rilevato il capogruppo di An Enrico Nistri motivando la sua astensione, non è il caso di prendere una posizione.

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