Udienza bocconi avvelenati: Firenze risponde all’appello, rifiuta il silenzio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 Aprile 2000 01:07
Udienza bocconi avvelenati: Firenze risponde all’appello, rifiuta il silenzio

L’opinione pubblica fiorentina si è dimostrata particolarmente attenta al doloroso e accorato appello lanciato dalle associazioni e dai volontari per fermare il feroce e ormai veramente troppo ricorrente problema dei bocconi avvelenati, incoscientemente disseminati nelle campagne e nei giardini per uccidere animali che potrebbero risultare dannosi ad alcune attività umane (caccia, agricoltura, ecc). Numerosi infatti i cittadini presenti presso l’Aula Penale della Pretura di Firenze, nonostante il processo, che ha avuto luogo lo scorso 6 aprile contro F.P., accusato di aver utilizzato esche avvelenate causando la morte di alcuni cani e di due daini dell’Azienda Agricola di Montepaldi in San Casciano in Val di Pesa., dalle 9.00 della mattina sia stato rinviato più volte fino alle prime ore del pomeriggio.

Si sono costituite parte civile in tale occasione la Provincia di Firenze, le Associazioni AMA, Amici della Terra, Lan, Legambiente, UNA, Unioni Amici del Cane e del Gatto, Verdi Ambiente e Società, WWF e i proprietari di un cane vittima di avvelenamento. Significativa ai fini della ulteriore sensibilizzazione al problema, vero e intollerabile oltraggio alla vita degli animali e degli esseri umani, l’accettazione di fatto da parte del Giudice della costituzione a parte civile delle Associazioni Ambientaliste e Animaliste, che si sono impegnate s partecipare sistematicamente in tale ruolo alla maggior parte dei processi che avranno ancora luogo sul tema dei bocconi avvelenati, chiedendo e reclamando normative più adeguate affinché si possa finalmente affrontare il problema a livello regionale e nazionale con strumenti idonei ed adatti.

La sentenza, nell’ambito della quale sono stati contestati i reati di avvelenamento di animali e soprattutto detenzione di sostanza altamente velenosa (stricnina), è stata rinviata al prossimo 20 giugno affinché possano essere ascoltati ulteriori testi citati nel corso della prima udienza. Sarà evidentemente ancora più necessaria in questa occasione la presenza dei cittadini, la partecipazione dell’opinione pubblica, voce e coscienza di tutti coloro che ritengono oggi intollerabile che un fenomeno di tale gravità e crudeltà possa continuare a diffondersi e ad esistere impunemente e silenziosamente all’interno di una società che si proclama civile e moderna.

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti è possibile contattare il “Coordinamento contro l’Avvelenamento di Animali” (Tel/Fax 055 477876) o consultare il Web site: http://www.dadacasa.com/bocconiavvelenati

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