Centinaia e centinaia di specie vegetali e animali, minori
o rare, comunque non tutelate dalla legislazione nazionale, che troveranno
un'effettiva protezione; uno straordinario patrimonio "verde" individuato,
riconosciuto e valorizzato per la prima volta; una regione che puo' contare
su una normativa che la pone all'avanguardia a livello nazionale. E'
questo, in estrema sintesi, il significato della normativa regionale sulla
biodiversita', che approvata ai primi di marzo dal consiglio regionale,
dopo un lungo iter, e' da oggi legge a tutti gli effetti, grazie al via libera
del commissario di governo: un'approvazione non scontata, visto che, per
completezza e organicita', si tratta della prima legge del genere su questa
materia in Italia.
Grazie alla nuova normativa sara' cosi' vietato catturare, uccidere,
molestare o distruggere i luoghi di riproduzione di specie quali, ad
esempio, il mustiolo - che e' il piu' piccolo mammifero europeo, la
salamandra, il toporagno e il ghiozzo di ruscello.
Allo stesso modo non si
potranno estirpare o danneggiare esemplari appartenenti a ben 815 specie
vegetali, quali la palma nana, la primula appenninica, il limonio etrusco e
il rododendro rosso.
La legge - che prevede precise sanzioni amministrative per chi violera' i
suoi divieti - costituisce anche un importante riconoscimento per
l'associazionismo ambientalista: promuove e sostiene, infatti, i centri per
la conservazione, la riproduzione e il recupero delle specie animali e
vegetali.