Firenze, città del 2000

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 Febbraio 2000 12:03
Firenze, città del 2000

Giovedì 10 febbraio (ore 17.30) al Saloncino del Teatro della Pergola l'Associazione Culturale Testimonianze presenta il numero 408 della rivista Testimonianze. Intervengono: Leonardo Domenici e Massimo Livi Bacci.
Il Sindaco Leonardo Domenici sarà per la prima volta ospite alla Pergola per l'inaugurazione della prossima serie di incontri dedicati ai libri in collaborazione con la libreria Leggere per.
Si parlerà di Firenze, città del 2000 dal titolo del numero 408 della rivista Testimonianze.

Un'occasione per riunire la massima autorità cittadina e diversi intellettuali fiorentini e dialogare sulle questioni più scottanti che riguardano la nostra città, all'inizio del millennio, contrassegnata dalla frammentarietà delle esperienze e da una complessità di problemi. Un confronto a più voci su temi controversi e decisivi come il traffico, la sicurezza, fra microcriminalità e affermazione crescente e più occulta della grande illegalità, il ruolo della scuola e delle istituzioni accademiche, ma soprattutto il confronto fra culture diverse, il rapporto fra solidarietà e legalità, la costruzione concreta e possibile, al di là dell'intolleranza e della retorica del multiculturalismo, della città plurale.

A questi interrogativi ha risposto il Sindaco in occasione di un Forum organizzato dall'Associazione Testimonianze nel novembre del 99, l'intervista che ne è derivata è stata appunto pubblicata nel n°408 della rivista.
"Vi sono "nuovi cittadini" e nuovi bisogni che chiedono di essere ascoltati e accolti. Non è da pensare che il processo che va introducendo elementi di plurietnicità e di multiculturalità nelle nostre città sia semplice e indolore. Esso genera anche incomprensioni, tensioni e vistose contraddizioni.

Vi è una trasformazione che va assecondata, ma che deve essere guidata e governata. In tutto questo ci sono occasioni per crescere insieme e per affrontare in maniera consapevole e aperta un cammino inedito che si apre.
La costruzione della città plurale si gioca non solo sul piano sociale e su quello della tutela e della promozione dei diritti ma anche su quello culturale: il tema delle identità a confronto è oggi all'ordine del giorno all'interno del perimetro urbano e nella sua area metropolitana.


Firenze fa il suo ingresso nel duemila all'insegna dell'incertezza, divisa fra la nostalgia di una storica progettualità di cui non si riescono a recuperare la grandezza e la valenza simbolico-culturale, oltreché politica, e la difficoltà di definire una nuova idea di città. Su questioni di grande rilievo (traffico, sicurezza, interculturalità, costruzione della "città dei diritti"), comuni ai grandi centri urbani dell'Occidente, si gioca la scommessa della costruzione di una più matura cultura della convivenza."

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