“Accetto questo onore a nome di tutte quelle donne del Bangla Desh"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 febbraio 2000 19:13
“Accetto questo onore a nome di tutte quelle donne del Bangla Desh

Sono state queste le prime parole pronunciate da Muhammad Yunus, il ‘banchiere dei poveri’, dopo la consegna del Pegaso d’oro da parte del presidente della Regione Toscana Vannino Chiti. La massima onoreficenza e’ stata consegnata a Yunus dal presidente della Regione Toscana Vannino Chiti nel corso di una cerimonia svoltasi nel tardo pomeriggio di oggi al Teatro della Compagnia.
Il presidente ha illustrato il valore dell’opera di Yunus che con la creazione di un sistema originale di microcredito ha permesso a oltre 12 milioni di persone nel Bangla Desh di affrancarsi dalla miseria.

La Grameen bank fondata da Yunus ha elaborato un sistema di piccoli prestiti che oggi viene applicato in oltre 50 Paesi e non solo in quelli in via di sviluppo. Chiti ha evidenziato come il lavoro di figure come quella di Yunus dimostra che e’ possibile eliminare la povertà e restituire dignita’ alle persone. “Grameen – ha detto Chiti - deriva dalla parola gram che vuol dire villaggio. E noi che sempre piu’ spesso parliamo di villaggio globale credo che dovremmo aggiungere a questa espressione un aggettivo “villaggio democratico globale”.
E la citazione del villaggio democratico globale ha spinto Chiti a esprimere un giudizio molto fermo sul ‘caso Haider’ in Austria: “Ci sono principi – ha detto - sui quali occorre essere assolutamente intransigenti.

Se nel 1933 vi fossero stata piu’ intransigenza e preoccupazione forse si sarebbero potute evitare molte tragedie”. Il presidente ha poi voluto sottolineare come l’Europa, in questa situazione abbia mostrato finalmente compattezza dimostrando “per la prima volta di non essere soltanto una moneta”. Democrazia, uguaglianza, giustizia sociale i temi toccati da Chiti per presentare Yunus prima di consegnare a nome dell’intera comunita’ regionale il Pegaso d’oro, opera del grande maestro Pietro Cascella.

Il professore ha ringraziato, commosso. “Ricevere un premio di tale prestigio va oltre i miei sogni – ha detto - Ed e’ significativo per me riceverlo a Firenze, capitale mondiale di arte e cultura, dove sino a oggi non ero mai stato”. Il ‘banchiere dei poveri’, alla cui vita sara’ presto dedicato un film, figura da oggi tra i destinatari del Pegaso d’oro in un elenco che comprende tra gli altri Michail Gorbaciov e Yasser Arafat.

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