La Regione ha definito i distretti produttivi locali oggetto di futuri interventi di sostegno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 febbraio 2000 19:27
La Regione ha definito i distretti produttivi locali oggetto di futuri interventi di sostegno

La geografia della Toscana produttiva viene disegnata in maniera capillare da un provvedimento della giunta che definisce i sistemi produttivi locali manifatturieri e i distretti industriali. Con questo provvedimento, presentato dall'assessore alle attivita' produttive Mauro Ginanneschi e presto all'esame del consiglio regionale, la Toscana da' attuazione, fra le prime a livello nazionale, alle norme che affidano alle Regioni il compito di individuare sul proprio territorio sistemi e distretti che dovranno costituire i punti di riferimento essenziali per ogni intervento a favore di reti di impresa e di servizi collettivi.
I sistemi produttivi locali manifatturieri sono 28 e si possono definire come sistemi economici locali caratterizzati da una particolare concentrazione di imprese industriali e manifatturiere come, ad esempio, la Valdera, con la specifica vocazione per i mezzi di trasporto, la Val di Cornia, con la siderurgia, la Val d'Elsa, con il vetro.

Come si ricordera' la Regione aveva gia' istituito, nel luglio scorso, i Sel (sistemi economici locali). E' proprio a partire da questa base che, in attuazione della legge nazionale, si e'deciso di arrivare all'individuazione di quei sistemi produttivi caratterizzati da una specifica vocazione manifatturiera. Una vocazione manifatturiera, ma tutta concentrata su un unico settore produttivo, e' invece il comune denominatore dei 12 distretti industriali individuati dalla proposta della giunta. Cinque nuovi distretti si aggiungono così ai 7 gia' individuati dalla Regione fin dal 1995.

Sono quello di Arezzo che comprende i Comuni in cui prevale la lavorazione dell'oro, quello del Valdarno superiore, con i Comuni specializzati nelle produzioni di pelle, cuoio e calzature, del Casentino-Val Tiberina con i Comuni a vocazione tessile, abbigliamento, Capannori con i Comuni in cui domina la lavorazione della carta e, infine, Carrara con le lavorazioni del marmo. Accanto a questi trovano posto i distretti di legno e mobile (Poggibonsi, Sinalunga), della pelle, del cuoio e delle calzature (Santa Croce, Castelfiorentino, Valdinievole, Valdarno superiore), del tessile e dell'abbigliamento (Prato, Casentino-Val Tiberina, Empoli).

Mentre i sistemi produttivi locali sono all'interno di un unico territorio provinciale, i distretti sono preesenti anche in ambito interprovinciale.
"Credo che l'importanza di questo strumento sia decisiva - spiega l'assessore Ginanneschi - per rafforzare la politica della Regione che vede nei territori un elemento fondamentale per dare slancio allo sviluppo e, in particolare, per rendere sempre piu' incisivo il metodo della concertazione fra istituzioni e parti sociali nella definizione di politiche che siano davvero rispondenti alle necessita'delle imprese a livello locale".

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