Gli enti locali richiederanno un confronto con gli acquirenti dell'Imeg di Avenza e delle cave di Carrara

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 gennaio 2000 16:43
Gli enti locali richiederanno un confronto con gli acquirenti dell'Imeg di Avenza e delle cave di Carrara

Al fine di acquisire i primi elementi sul piano industriale e sullle prospettive occupazionali dell'azienda.
La Regione si attivera' inoltre per avere un rapporto con il curatore fallimentare per maggiori informazioni sul futuro dello stabilimento di Massarosa, della cava e stabilimento di Montemerano nel comune di Manciano. Queste le decisioni prese oggi nel corso dell'incontro promosso dall'assessore regionale al lavoro Paolo Benesperi al quale hanno partecipato gli assessori provinciali al lavoro di Lucca e Massa Carrara, il sindaco di Massarosa, un rappresentante del Comune di Manciano, la Cgil regionale, la Cgil e la Cisl di Lucca e le Rsu di Massarosa.
Nel corso dell'incontro e' stato anche deciso di confermare il ruolo di coordinamento della Regione all'interno di una cabina di regia unica per le problematiche dei tre stabilimenti e delle cave.

Tale decisione si basa sulla comune convinzione che il futuro occupazionale della Imeg e del settore lapideo Š strettamente legato al mantenimento di un rapporto fra estrazione e trasformazione. Un eventuale ampliamento dell'attivita' di commercializzazione del grezzo riducendo la produzione locale, rappresenterebbe - e' stato rilevato - un rischio occupazionale ed economico per l'intero settore. In questo senso appare di particolare importanza la richiesta di un confronto con i nuovi proprietari per sostenere il rilancio dell'attivita' di lavorazione dello stabilimento di Avenza che, insieme alle cave, costituiscono la parte economicamente piu' rilevante della Imeg.

"La Regione - commenta l'assessore Benesperi - si fa carico di questo coordinamento perche' e' consapvole che il rilancio produttivo ed occupazionale della Imeg, a partire dalla utilizzazione a fini produttivi delle cave, e' condizione importantissima per il rilancio dell'intero settore e per l'occupazione degli ex dipendenti Imeg, attualmente in mobilita', nelle tre sedi toscane".

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