A Siena gli Stati Generali del vino

Dop italiane a rischio: il Consiglio comunale di Volterra approva odg contro partenariato Trans-Atlantico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 aprile 2016 21:45
A Siena gli Stati Generali del vino

Giovedì 28 aprile appuntamento alla Camera di Commercio di Siena (piazza Matteotti) per discutere del Testo unico. A trent'anni dallo scandalo del metanolo l'Italia punta ad avere una sola norma di riferimento per il settore vitivinicolo unificando e aggiornando le leggi esistenti, al fine di semplificare l'attività e la vita stessa delle imprese vitivinicole. Coldiretti Siena ospiterà gli Stati Generali del vino durante l'incontro previsto alla Camera di Commercio di Siena, in piazza Matteotti. A fare gli onori di casa il direttore provinciale Simone Solfanelli. Interverranno il presidente Coldiretti Toscana Tulio Marcelli, il direttore regionale Antonio De Concilio, il capo ufficio vitivinicolo della Confederazione Domenico Bosco.

Un ordine del giorno con cui si esprime «totale dissenso nei confronti del Partenariato Trans-Atlantico su commercio e investimenti (TTIP), in corso di negoziazione tra Stati Uniti e Unione Europea». E’ quello approvato dal Consiglio Comunale di Volterra in merito agli accordi del giugno 2013 con cui il presidente degli Stati Uniti Obama e il presidente della Commissione Europea Barroso hanno lanciato ufficialmente i negoziati su un Partenariato Trans-Atlantico su commercio e investimenti (TTIP).

A rischio ci sarebbero le Dop italiane. «Dobbiamo proteggere le nostre eccellenze – dichiara il sindaco di Volterra Marco Buselli - . Abbiamo ottenuto da poco come territorio, grazie alla determinazione ventennale di pochi imprenditori, il marchio dop per il nostro pecorino, che sta ottenendo riconoscimenti molto importanti in Italia e all'estero. Stiamo lavorando per tutelare le nostre produzioni locali, cercando di incentivare i produttori locali a crederci davvero. Accordi internazionali come questo possono rappresentare invece uno tsunami, in grado di travolgere anni e anni di lavoro in questa direzione.

E' chiaro che qua si parla di massimi sistemi, ma anche noi siamo preoccupati e vediamo sempre più strategica e indispensabile la capacità di puntare sulle produzioni agroalimentari locali. In questo senso vorremmo vedere più prodotti volterrani in città, mentre spesso e volentieri le attività di prodotti "tipici" hanno poco o niente di "tipico". E' una cultura che dobbiamo coltivare, credendoci davvero, nei prodotti volterrani e del territorio». L’ordine del giorno impegna sindaco e Giunta «ad intraprendere – si legge nel documento - tutte le azioni di pressione di propria competenza volte a promuovere il ritiro da parte del governo italiano, nell’ambito del Consiglio Europeo, dal TTIP e, in subordine, alla sua non approvazione da parte del Parlamento Europeo; a promuovere, presso i cittadini del nostro territorio e presso tutti gli altri enti locali, azioni di sensibilizzazione e mobilitazione contro il TTIP, in quanto in questo trattato viene leso, tra gli altri, il principio costituzionale della sovranità delle autonomie locali; ad inviare la presente deliberazione all’Anci, al Consiglio Regionale, al Consiglio dei Ministri, al Parlamento Italiano ed Europeo e alla Commissione Europea».

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