A Firenze l'Italia conosce la Georgia, 4mila fiorentini dell'est

 Teatro dell'Affratellamento. "La Georgia incontra l'Italia", un incontro tra le autorità fiorentine e toscane con la comunità georgiana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 ottobre 2014 14:25
A Firenze l'Italia conosce la Georgia, 4mila fiorentini dell'est

La comunità Georgiana di Firenze si presenta alla città con una giornata di festa e incontri al teatro dell'Affratellamento, alla presenza dell'ambasciatore georgiano in Italia, s. e. Carlo Sikhalrulidze, e dell'arcivescovo Abraham Garmelia, Metropolita dell'Europa occidentale. 

L'appuntamento, “La Georgia incontra l'Italia”, è organizzato dall'Associazione culturale italo-georgiana “Iberia”, nata quest'anno su iniziativa di Marina Kevkhishvili per contribuire a far conoscere la Georgia agli italiani e per favorire l'integrazione dei georgiani che vivono nel nostro Paese, e dalla Chiesa Ortodossa Georgiana di Santa Nino di Firenze.

La Georgia, incorporata nell'Urss con un intervento armato nel 1922, è stata una delle prime repubbliche dell'ex Urss ad ottenere l'indipendenza e tutta la sua storia moderna è stata segnata dal difficilissimo rapporto con Mosca, culminato nella guerra del 2008.

Da questo territorio da sempre conteso sono arrivati in Italia molti profughi; in Toscana, soprattutto a Firenze, è presente una dinamica comunità di circa 4mila persone che si è raccolta intorno alla chiesa di Santa Nino, creata grazie alla disponibilità dell'Arcidiocesi di Firenze nella chiesa di Santa Elisabetta delle Convertite, in via de' Serragli, e dove da quattro anni l'Archimandrita Andria Lazabidze ha creato un luogo di incontro e ritrovo per i connazionali.

All'incontro, che si terrà domani a partire dalle 17,45, interverranno tra gli altri Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana, e Sara Funaro, assessore all'Accoglienza e Integrazione del Comune di Firenze, oltre a rappresentanti delle istituzioni locali e delle categorie economiche.

Il programma prevede, alle 17,45, l'accoglienza degli ospiti e il saluto delle autorità, seguito da una breve conferenza sulla storia e le tradizioni georgiane. Infine l'esibizione di cori e danze tradizionali e una degustazione della cucina e dei vini georgiani.

In evidenza