Il 1 gennaio nasce la Rete oncologica regionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 Dicembre 1999 18:53
Il 1 gennaio nasce la Rete oncologica regionale

Un nuovo servizio, unico in Italia e abbastanza raro anche a livello internazionale, che consentira' a tutti i cittadini toscani di usufruire dell'assistenza piu' tempestiva ed efficace, sia sul fronte della diagnosi sia su quello della terapia dei tumori. Una vera e propria corsia preferenziale sara' cosi' a disposizione di chi necessita di cure oncologiche, evitando al paziente di doversi addentrare nella complessita' del sistema sanitario, che rischia oggi di costituire un ostacolo alla rapidita' ed efficacia della terapia dei tumori.
La nuova Rete, "che consentira' alla Toscana - ha detto l'assessore al diritto alla salute Claudio Martini - di compiere un salto di qualita' nella cura dei tumori analogo a quello gia' compiuto nei trapianti", e' stata presentata oggi in Regione nel corso di una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato anche il vicepresidente del Consiglio sanitario regionale Antonio Panti, i professori Gianni Amunni e Giancarlo Maltoni.

La nuova Rete consentira', secondo Martini, "di assicurare al paziente un percorso assistenziale certo e leggibile, dove saranno estremamente chiari compiti e responsabilita'." Grazie alla Rete, secondo Amunni, "in ciascun luogo della Toscana sara' possibile usufruire delle migliori prestazioni disponibili su tutto il territorio regionale". L'accelerazione del passaggio dalla diagnosi alla terapia avra', secondo Maltoni, benefici effetti sull'efficacia della cura. La Rete infine consentira', secondo Panti, di orientare il paziente nel sistema, senza obbligarlo a ricercare soluzioni caso per caso".
La Rete oncologica consiste nella creazione di: n tre Poli regionali (il Polo dell'area sud-est Siena-Arezzo-Grosseto; il Polo dell'area nord-est Firenze-Prato-Pistoia-Empoli, il Polo dell'area nord-ovest Pisa-Livorno-Massa-Lucca-Viareggio); n sedici dipartimenti oncologici, istituiti in tutte le Aziende sanitarie per sviluppare un modello tecnico-scientifico e operativo di alta specialita' per la prevenzione e l'assistenza; n il CORD (Centro oncologico di riferimento dipartimentale), unica porta d'accesso a tutta la rete oncologica delle Asl, cui spetta la regia della programmazione terapeutica.

Il CORD assicura al cittadino un punto di riferimento unico e chiaramente identificabile con un unico ambulatorio e un unico numero di telefono, una tempestiva valutazione multidisciplinare con l'integrazione di tutte le competenze necessarie; un programma razionale e semplificato di diagnosi, terapia e follow-up. Il CORD assicura l'informazione all'utenza, la prima visita collegiale e l'apertura della cartella clinica, i servizi diagnostici e terapeutici nelle strutture accreditate; n il CORAT (Centro oncologico di riferimento per l'assistenza territoriale), assicura il coordinamento delle attivita' di assistenza territoriale (distretti, medici di medicina generale, associazioni di volontariato, servizi sociali e infermieristici) e il collegamento tra i servizi territoriali e quelli ospedalieri.

Il CORAT garantisce l'uniformita' e la qualita' delle cure a domicilio, la continuita' di cura tra ospedale e domicilio.

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