Sì della Provincia al Piano regolatore generale di Sesto Fiorentino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 novembre 1999 19:17
Sì della Provincia al Piano regolatore generale di Sesto Fiorentino

Il consiglio provinciale ha espresso parere favorevole sulle le varianti al Piano regolatore generale di Sesto Fiorentino relative all'area delle ex officine Longinotti (località Maccione) e a via Lungo Gavine (da piano particolareggiato di iniziativa pubblica a piano di lottizzazione di iniziativa privata) riscontrando, a maggioranza, che i provvedimenti sono conformi al Piano territoriale di coordinamento. I provvedimenti sono stati considerati da Fabio Filippini (Forza Italia) come "un investimento di risorse" in un quadro di maggiore chiarezza nei rapporti tra pubblico e privato.

Forza Italia si è quindi astenuta in votazione. La discussione si è concentrata soprattutto sul secondo dei provvedimenti approvati. "Debole", secondo il capogruppo del Ccd Alessandro Corsinovi, che ha espresso voto contrario, la scelta della Provincia relativa a "un'area sensibile, già vulnerata da fenomeni di esondazione e quindi soggetta a rischio idraulico". Si doveva trovare, secondo Corsinovi, un modo di tutelarla "in modo ancora più coercitivo e vincolante". Contraria anche Rifondazione comunista.

Per il capogruppo D'Amico, in urbanistica "si subiscono sempre di più i progetti del privato".
Per Piergiuseppe Massai (An), che ha votato contro, "l'amministrazione provinciale non ha posto alcun vincolo" per una zona "con grossi problemi idrogeologici".
"Invece di esprimere una valutazione sul merito della proposta - ha detto il consigliere dei Ds Costantino - ovvero la compatibilità in rapporto al Piano territoriale di coordinamento, si sceglie ancora una volta di intervenire nel merito delle scelte autonome del consiglio comunale di Sesto Fiorentino".

Si è in presenza, sottolinea l'assessore all'urbanistica Luciana Cappelli, "di una variante normativa e non di una variante urbanistica".

In evidenza