Il Consiglio provinciale continua a seguire la vicenda dell'Uniloy

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 ottobre 1999 16:07
Il Consiglio provinciale continua a seguire la vicenda dell'Uniloy

L'assemblea, che già si era occupata dell'azienda lunedì scorso e che invierà nei prossimi giorni una sua delegazione nello stabilimento di Calenzano per incontrare i lavoratori, ha approvato su proposta della Giunta e del gruppo di Rifondazione Comunista un ordine del giorno che impegna il governo provinciale a seguire la vertenza nelle sue successive fasi, coinvolgendo il consolato americano e l'Unione Industriali di Prato, e ad attivarsi nei confronti del Governo perché le multinazionali operanti in Italia operino nella salvaguardia del potere di contrattazione dei sindacati e dei diritti dei lavoratori.


Il documento, approvato da DS, Rifondazione, Democratici e PdCI con l'astensione del consigliere di AN Enrico Nistri e i voti contrari delle forze del Polo, esprime solidarietà ai lavoratori della Uniloy e condanna il metodo dell'azienda, che ha trasferito attrezzature a macchinari a Milano senza darne comunicazioni alle rappresentanze sindacali. Si parla inoltre del danno pesante anche per le piccole aziende dell'indotto e si afferma che le condizioni della Uniloy non giustificano lo smantellamento della sede di Calenzano.


Il Consiglio ha invece respinto un ordine del giorno dei consiglieri di Forza Italia che addebitava la chiusura della Uniloy "alla politica economica nazionale messa in essere dai governi a maggioranza di sinistra che azzera qualsiasi iniziativa d'impresa con ostacoli burocratici, normativi, fiscali e contrattuali e che a causa dell'insensibilità delle amministrazioni locali priva le aziende della necessaria potenzialità concorrenziale" e conseguentemente chiedeva un intervento della Provincia nei confronti del Governo per la modifica della politica economica ed il suo indirizzo verso il libero mercato.

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