La Toscana sede permanente del Prix Italia?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 settembre 1999 14:29
La Toscana sede permanente del Prix Italia?

Questa la proposta formulata dal presidente della Regione, Vannino Chiti, nel corso dell'odierna conferenza stampa di presentazione dell'edizione 1999 della prestigiosa manifestazione, che gia' otto volte in passato si era svolta in Toscana e che vi torna a tredici anni di distanza dall'ultima edizione di Lucca. Il Prix Italia, secondo Chiti, "e' maturo per ampliare la sua offerta: oltre a restare la maggiore vetrina internazionale della produzione radiotelevisiva, potrebbe anche proporsi come vera e propria mostra mercato del prodotto radiotelevisivo di qualita' e delle migliori esperienze multimediali".

Un appuntamento, per Chiti, da valorizzare per aumentarne il richiamo e l'interesse. E questo puo' essere fatto legandolo a un territorio che possiede vocazioni e potenzialita' adeguate.
La Toscana, ha ricordato Chiti, e' una regione in cui "le attivita' culturali hanno una straordinaria rilevanza economica e occupazionale, con una percentuale di addetti superiore a quella dell'industria e tassi di crescita assai piu' alti". E la sede toscana della Rai, ha aggiunto Chiti, "ha svolto in passato un ruolo da protagonista nel campo della produzione dei programmi radiotelevisivi": un ruolo che Chiti si augura "possa, come gia' si e' iniziato a fare, tornare a crescere ulteriormente nell'ambito di una maggiore attenzione dell'azienda ai territori e alle Regioni."
Chiti ha ricordato anche che "la Toscana possiede un patrimonio inestimabile di beni culturali, organizza eventi culturali di grande rilievo, ospita tre la piu' prestigiose universita' italiane, e' dotata di una rete informatica ad alta tecnologia all'avanguardia, ospita numerose aziende che lavorano nel settore dei nuovi media": un patrimonio da valorizzare e divulgare.

Questa, per Chiti, e' un'occasione anche per la Rai: "La Toscana - ha detto - puo' tornare a essere luogo di produzione".

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