Un migliaio di giovani imprenditori toscani pronti per nuove attività nel settore agricolo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 settembre 1999 14:28
Un migliaio di giovani imprenditori toscani pronti per nuove attività nel settore agricolo

Ma l'eccessiva rigidita' di alcune procedure comunitarie per il finanziamento della misura 950 impedisce, per ora, che le domande di contributo possano essere evase. Per questo l'assessore all'agricoltura della Regione Toscana Moreno Periccioli ha scritto al commissario europeo Franz Fischler: "La grande richiesta di interventi da parte di giovani che vogliono investire nell'agricoltura - sottolinea l'assessore - non puo' infrangersi contro il muro della burocrazia comunitaria. Chiediamo un intervento immediato per non perdere gli effetti positivi in termini economici e occupazionali legati alla nascita di tante nuove aziende".


La questione e' legata al regolamento comunitario 950 che finanzia i piani di miglioramento aziendale (cioe' quelli volti a qualificare e a diversificare le produzioni, a migliorare gli ambienti di lavoro), e che prevede particolari priorita' per gli under 40 e una misura apposita per i giovani che insedieranno una nuova impresa agricola. Grazie al forte interesse degli imprenditori agricoli toscani verso questa misura nel giro di 3 anni ben 2.070 giovani imprenditori hanno ricevuto il contributo in conto interessi per il primo insediamento.


Le risorse previste sono state cosi' rapidamente impegnate tanto che dal luglio 1998 non ci sono più disponibilita' finanziarie. Per questo non e' stato possibile finanziare ben 550 domande di miglioramento aziendale e 955 domande di primo insediamento per i giovani. L'assessore Periccioli sin dal primo momento si e' rivolto a Bruxelles chiedendo di poter anticipare i fondi previsti nel Piano di sviluppo rurale 2000-2006 in modo da poter rispondere positivamente e a tutte le richieste.

Ma nonostante le ripetute sollecitazioni, dalla Comunità europea non sono giunte risposte. "Non abbiamo chiesto la luna - sottolinea Periccioli - ma il semplice rispetto di norme improntate al buonsenso e capaci di permettere l'approvazione dei progetti e l'autorizzazione dei relativi lavori con l'utilizzo anticipato di parte dei fondi previsti per il periodo 2000-2006". "La Comunità europea - commenta l'assessore - predica bene, promuovendo politiche di sostegno all'imprenditorialita' e di sostegno al ricambio generazionale, ma poi 'razzola' male perche' la sua burocrazia non riesce in quattordici mesi a rispondere a quesiti elementari.

In questo modo si finisce per bloccare una potenzialita' di sviluppo enorme. Con i progetti attualmente bloccati infatti si potrebbero avviare quasi mille nuove attività e attivare investimenti per 220 miliardi che produrrebbero lavoro e ricchezza". Di qui l'appello a Fischler affinche' la Comunita' europea si decida a intervenire al piu' presto.

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