L'elettrodotto sotto il castello di Poppi in Casentino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 maggio 1999 19:50
L'elettrodotto sotto il castello di Poppi in Casentino

La Regione Toscana e' orientata ad accogliere le osservazioni presentate dai cittadini in merito al tracciato dell'elettrodotto ad alta tensione da 132 mila chilowatt che l'Enel intende costruire in Casentino. E' quanto ha annunciato l'assessore all'ambiente, Claudio Del Lungo, all'indomani della conferenza stampa dei cittadini che, ai sensi di quanto previsto dalla legge regionale sulla valutazione di impatto ambientale, hanno presentato osservazioni sulle quali la Regione dovra' presentarsi entro 60 giorni, ovvero entro i primi di giugno.

Anche se in esse non e' delineata una vera e propria ipotesi progettuale alternativa, ricorda l'assessore, le questioni sollevate dai cittadini, fra i quali il sindaco di Poppi, risultano essere corrette e rilevanti.
"Qualora - spiega Del Lungo - la giunta regionale accogliesse la mia proposta di condividere le osservazioni presentate, all'Enel rimarrebbero solo due strade. La prima, di riaprire tutta la procedura di valutazione di impatto ambientale, presentando un progetto alternativo per la parte di tracciato relativa al comune di Poppi; la seconda, di insistere sull'attuale tracciato, avviando le opere autorizzate.

Ritengo questa seconda ipotesi con elevato contenuto di rischio, in considerazione della posizione dei cittadini e della stessa amministrazione comunale. Mi preme comunque di sottolineare che il parere espresso dalla giunta ha seguito l'iter procedurale previsto dalla legge e che l'operato del nucleo regionale sulla valutazione di impatto ambientale e' stato corretto e coerente con la normativa vigente. Ricordo anche che in occasione di riunioni aperte del nucleo di valutazione, nessuno, nemmeno il comune di Poppi e la comunità montana, ha presentato proposte alternative, fatta eccezione per documenti vaghi sui quali non era possibile esprimere giudizi Le preoccupazioni per i tempi che si possono perdere per la nuova procedura sono rivolte soprattutto a quelle imprese che da anni hanno sollecitato il superamento della fragile situazione di rifornimento elettrico, con numerose microinterruzioni che stanno compromettendo la presenza di alcune imprese.

Spero che altri cinque mesi che si aggiungono agli anni gia' trascorsi non facciano assumere determinazioni negative da parte di soggetti interessati alle forniture elettriche".
Qualora l'Enel decidesse di presentare un nuovo progetto, sarebbe riaperta la procedura di valutazione di impatto ambientale per l'intero tracciato e questo comporterebbe un nuovo iter di 150 giorni previsto dalla legge regionale.

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