Non si può restare a guardare la guerra

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 aprile 1999 14:49
Non si può restare a guardare la guerra

E’ nato da questa considerazione un coordinamento degli aiuti alle popolazioni del Kossovo, con l’intento di intervenire su obiettivi specifici. Queste le indicazioni operative di una riunione tenutasi questa mattina in Palazzo Medici Riccardi fra Provincia, Prefettura, Comuni, Comunità Montana e Associazioni del volontariato.
Il Prefetto Alberto Ruffo ha annunciato la creazione, d'intesa con Enti Locali, volontariato, Croce Rossa e militari, di un centro di coordinamento che sarà ubicato nella Sala Operativa della Prefettura.

Il Centro funzionerà anche da grande "magazzino virtuale", per raccogliere le offerte di aiuto e le domande di particolari generi che arriveranno dall'Albania. Tutte le informazioni saranno veicolate attraverso la Rete civica. E' stata chiesta la disponibilità di personale esperto da adibire in via quasi permanente a questa attività, nella previsione di "tempi lunghi". Ruffo ha anche ricordato che tutti gli aiuti devono essere istradati in container, date le difficoltà di farli arrivare nelle zone dei campi profughi, al centro di raccolta militare di Bologna.
Una struttura di coordinamento, di livello invece sovraprovinciale, è stata varata dalla Regione.

Darà anch'essa indicazioni sugli aiuti richiesti, sarà un riferimento per i centri provinciali, organizzerà un magazzino di raccolta regionale ma non dovrà rallentare gli invii: chi sarà in grado di fare da sé non dovrà passare da questo ulteriore "imbuto".
L'assessore Mario Lastrucci, che segue l'emergenza Kossovo per la Provincia, ha invitato i Comuni e creare punti di riferimento nelle singole aree. Nel Circondario empolese, per esempio, questo è già avvenuto ed un centro sta per sorgere ad Empoli.

Analogamente si dovrà procedere nel Mugello e nel Valdarno. Le energie dovranno essere inizialmente concentrate sul funzionamento delle rete di sostegno ai campi già aperti in Albania, che devono ancora divenire completamente operativi. Titolari dell'iniziativa sono i Comuni e le associazioni, rispetto ai quali la Provincia intende svolgere un ruolo di supporto e coordinamento.
Concentrarsi su interventi importanti e qualificanti è la linea del presidente della Provincia, Michele Gesualdi, che ha proposto di indirizzare le risorse disponibili sull'apertura in Albania, d'intesa con il Meyer di Firenze, di un ospedale per bambini, finanziando la trasferta di un gruppo di sanitari.

La Provincia ha già deliberato un primo stanziamento di 100 milioni. "Non si deve disperdere nulla della solidarietà - dice Gesualdi - Dobbiamo essere puntuali nel fare incontrare l’offerta di aiuto con i bisogni dei profughi, segnalando alle associazioni le necessità e le richieste attraverso la rete civica. che si sta muovendo per i fra incrociare i bisogni con l’offerta, segnalando alle associazioni i bisogni attraverso la rete civica. Intanto chiediamo soprattutto generi alimentari a lunga scadenza.

Utilizzeremo l’aeroporto di Bologna per far arrivare gli aiuti il prima possibile. Abbiamo già messo a disposizione quattro camion con otto autisti per fare la spola tra Firenze e Bologna".

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