Le associazioni ambientaliste sull'apertura di nuove cave in Mugello per la Variante di valico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 marzo 1999 16:21
Le associazioni ambientaliste sull'apertura di nuove cave in Mugello per la Variante di valico

Conferenza stampa, questa mattina, organizzata dai rappresentanti delle Associazioni Ambientaliste e dei Verdi, per presentare il documento congiunto sulla apertura di nuove cave connesse alla realizzazione della variante di Valico. eccone il testo integrale.
"La realizzazione della variante di valico porta con se la necessità di apertura di grandi cave nel territorio del Mugello. La richiesta della Società Autostrade di apertura della cava di Monte Beni a Firenzuola, un "ampliamento controllato" di più di cinque milioni di metri cubi, grazie alla lunga e tenace lotta del comitato "Pro Monte Beni", ha ottenuto un primo importante parere negativo in Provincia che conferma il valore ambientale della montagna mugellana.

La Società Autostrade ha altresì richiesto l'apertura di una cava di più di un milione di metri cubi nelle immediate vicinanze del lago di Bilancino, a Galliano località del Comune di Barberino Mugello, rispolverando un progetto a suo tempo presentato per l'Alta Velocità e scartato. La cava interessa due aree poste ai lati della strada provinciale che dal lago di Bilancino va verso Galliano: i tecnici della Provincia hanno già espresso parere negativo sull'attuale proposta che può seriamente danneggiare la stabilità della strada.

Il progetto prevede anche un impianto di frantumazione di inerti nelle immediate vicinanze della cava, proprio al limite dell'area di rispetto del lago, vicino ad un'abitazione di grande pregio architettonico. Poco prima della cava si trova un'area dove sono in atto interventi di recupero ambientale finalizzati alla creazione di un'area umida per la nidificazione e lo svernamento di un gran numero di uccelli selvatici (progetto seguito dalla LIPU in collaborazione con il Comune di Barberino Mugello).

Tra l'altro sono ancora in corso i lavori di completamento dell'invaso dove tuttora vengono estratti inerti in grande quantità che, invece di essere utilizzati per le opere in corso di realizzazione, sembra vengano esportati fuori zona. Le cave per l'Alta Velocità già approvate e a cui sono stati concessi anche ampliamenti perché dichiarate insufficienti a pochi mesi dalla richiesta di apertura, le citate escavazioni del lago di Bilancino, le cave richieste per la Variante di Valico, le cave già previste nel Piano Regionale, porteranno ad un prelievo forsennato nel territorio mugellano con grave danno ambientale.
Per evitare prelievi indiscriminati e conseguenti colossali profitti vogliamo sapere:
Il reale fabbisogno di inerti per le opere pubbliche previste;
La verifica delle escavazioni (cave e gallerie) attualmente in atto nel territorio del Mugello mediante la contabilizzazione delle quantità degli inerti estratti, degli inerti utilizzabili per la realizzazione delle opere e la loro destinazione finale;
I nominativi dei proprietari delle aree già destinate o da destinare all'escavazione e gli importi sborsati per gli espropri o gli affitti (è denaro pubblico....), i nominativi delle ditte appaltatrici o comunque impegnate in questo settore.
Chiediamo inoltre:
Il blocco delle autorizzazioni per l'apertura e/o l'ampliamento di cave in tutto il territorio sino a che non si sarà alzato ogni velo sulla complessa e miliardaria vicenda degli inerti.
Questa richiesta è ovviamente posta innanzitutto alla Regione Toscana, ente al quale compete la concessione di autorizzazione per l'apertura delle cave e che è direttamente coinvolta negli accordi sottoscritti con TAV e Società Autostrade per l'esecuzione delle due grandi opere.

Evidentemente nelle sedi di accordo si è concordato su interventi e operazioni di cui la popolazione locale sa poco o nulla: infatti sono rimasti tutti esterrefatti di fronte alle dichiarazioni rilasciate alla Nazione dal Sindaco di Barberino Mugello. Il palese e stizzito contrasto fra quest'ultimo ed il Sindaco di Firenzuola per gli impegni presi sull'escavazione a Monte Beni in relazione a contropartite viarie - impegni mai raccontati ai propri cittadini - è comunque la dimostrazione che certi metodi basati su accordi presi più o meno "sottobanco", alla lunga non reggono per la loro palese incompatibilità con l'ambiente e la coscienza civile dei cittadini.
Il Consigliere Provinciale dei Verdi Alberto Di Cintio ha dichiarato: "Le sollecitazioni attivate da cittadini, Associazioni ambientaliste e Verdi in merito alle richieste di apertura di nuove cave a Monte Beni e Galliano, cominciano ad avere i primi risultati positivi: il parere negativo da parte della Provincia di Firenze per la Cava di Montebeni e Galliano, ed il diretto interessamento del Presidente della Regione Chiti per la situazione di Galliano.

A partire da questa situazione esprimiamo la necessità di fare una approfondita riflessione sulla più ampia tematica delle cave connesse alla realizzazione della Variate di Valico. Da questo approfondimento scaturisce questo documento che presentiamo, di cui ricordi i passi salienti: Occorre impedire che vi siano prelievi indiscriminati nel territorio mugellano in conseguenza delle cave per alta Velocità, Variante di Valico e quelle previste dal Piano Regionale sulle attività estrattive. Per far ciò è necessaria una verifica delle escavazioni (cave e gallerie) in atto nel Mugello, mediante una contabilizzazione degli inerti estratti, degli inerti utilizzati per la realizzazione delle opere e la loro destinazione finale.

Questa operazione richiede il contestuale blocco delle autorizzazioni per l'apertura e/o ampliamento di cave in tutto il territorio fino a che non sarà alzato ogni velo sulla complessa e miliardaria vicenda degli inerti. Assegniamo particolare importanza a questo documento proprio perché costituisce una presa di posizione congiunta di tutte le Associazioni Ambientaliste della Toscana".

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